Cronache di guerra dalla terra dei fuochi

"Stamattina, 25 LUGLIO 2010, sono scesa a fare la spesa e ho visto fumo ovunque. Fumo nero e denso dappertutto. Intorno casa mia le nuvole bianche si stemperavano nel fumo denso dei roghi E' stata data alle fiamme la fabbrica delì'Italtel di Capua : il fumo è immenso. Sono state date alle fiamme anche le discariche di rifiuti abusivi che sono dietro al ciimitero di S.Maria C.V, a 100 mt da cas mia. Non riesco a tenere le finestre aperte. Su Facebook è un tam tam di informazioni . C'è chi sta girando video in tempo reale . Ma FB e il virtuale rappresentano una cassa di risonanza limitata.La camorra impazza. Ma forse dovremmo smetterla di parlare di camorra. Camorra è un termine collettivo e come tutti i termini collettivi rischia di diventare astratto. Sembra quasi un termine di comodo per non risolvere nulla. Diamo un volto ed un nome a questo tipo di delinquenza. Ci sono delinquenti reali in carne ed ossa che vanno individuati e fermati.E per farlo bisogna che non ci sia nessun tipo di connivenza tra controllori e delinquenti.
Impotenza , paura e sensi di colpa sono i miei sentimenti dominanti.
Mi sento in colpa nei confronti di mia figlia. La sto facendo vivere in un inferno, da 11 anni. La sto abituando ad una normalità abnorme. Resto qui, a segnalare discariche abusive di amianto e incendi invece di schizzare via lontano da questa terra. Resto qui , attaccata con radici invisibili ad una terra violentata. Resto qui perchè qui ho i miei affetti ed il mio lavoro. Resto per paura o per coraggio? Non lo so piu'. Eppure oggi c'è qualcosa di molto bello da festeggiare con lei e non ne ho piu' voglia.
Il fumo nero mi è entrato anche dentro?"