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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Ambiente Sessa Aurunca

Provocazione dei volontari Greenpeace: pillole allo iodio alla popolazione

Sessa Aurunca - I volontari di Greenpeace di Salerno e Napoli distribuiscono alla popolazione di Sessa Aurunca materiale informativo sotto forma di scatolette di finte pillole allo iodio, simulando quello che periodicamente fa l'Agenzia di...

I volontari di Greenpeace di Salerno e Napoli distribuiscono alla popolazione di Sessa Aurunca materiale informativo sotto forma di scatolette di finte pillole allo iodio, simulando quello che periodicamente fa l'Agenzia di Sicurezza Nucleare francese. Gruppi di volontari stanno facendo lo stesso negli altri siti italiani che potrebbero ospitare impianti nucleari.
La scatola di pillole "Nuclease65" contiene materiale informativo sui rischi del nucleare e finte pillole di ioduro di potassio da 65 mg. "Stiamo distribuendo alla popolazione una copia del farmaco che in Francia deve essere assunto da tutte le persone che vivono in un raggio di 10 chilometri dai reattori, in caso di incidente con fuoriuscita di sostanze radioattive" spiega Marco Meo, coordinatore del Gruppo di Greenpeace Salerno.
Ieri Greenpeace ha consegnato vere pillole allo Iodio alle Giunte regionali di Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Sicilia, le quattro regioni che potrebbero ospitare un reattore e che non hanno impugnato la Legge 99/2009 con cui il governo ha riaperto le porte al nucleare in Italia.
Lo Ioduro di potassio serve a saturare la tiroide di Iodio, riducendo il rischio di assorbire lo Iodio-131, uno degli elementi radioattivi che può essere emesso dalle centrali nucleari in caso di incidente. Le pillole riducono il rischio alla tiroide ma non hanno alcun effetto su altri organi del corpo che sono sensibili a molti altri elementi radioattivi come il Cesio-137, lo Stronzio-90, il Plutonio-239 e altri.
"In Italia l'Enel vorrebbe realizzare quattro reattori francesi EPR, nonostante le Agenzie per la Sicurezza Nucleare di Francia, Finlandia e Regno Unito abbiano bocciato sonoramente il progetto del sistema di emergenza del reattore" afferma Francesco Tedesco, responsabile della Campagna Clima di Greenpeace. "Invece di essere un simbolo della rinascita del nucleare, l'EPR sta dimostrando di essere un vero disastro nucleare, a livello economico e di sicurezza".

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