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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Discarica Lo Uttaro illegale. Pronte denunzie penali

San Nicola la Strada - La vicenda legata alla costruzione della nuova mega discarica in località “Lo Uttaro – Cava Mastropietro” fa registrare oggi un fatto clamoroso. La discarica è completamente illegale. Ad affermarlo non è un semplice...

La vicenda legata alla costruzione della nuova mega discarica in località “Lo Uttaro – Cava Mastropietro” fa registrare oggi un fatto clamoroso. La discarica è completamente illegale. Ad affermarlo non è un semplice cittadino dei comuni viciniori, ma niente meno che il dr. Agr. Giuseppe Messina di Caserta, ex assessore all’ecologia del Comune di Caserta e già presidente del Consorzio smaltimento rifiuti CE3, nonché membro del Comitato Scientifico di Legambiente, che, essendo venuto a conoscenza delle disposizioni di Guido Bertolaso per l’adeguamento a discarica del sito in località “Lo Uttaro - cava Mastropietro” da utilizzare per lo smaltimento di rifiuti non pericolosi”, ha scritto a Bertolaso ed al Ministro Pecoraro Scanio denunciando che tale discarica è completamente illegale, ragione per cui Antonio Roano, presidente cittadino di San Nicola, potrebbe in queste ore presentare denunzia scritta alla Procura della Repubblica. Ma come si è giunti alla svolta che ha del clamoroso e che getta un’ombra di grave inefficienza e superficialità sull’operato di tutti gli attori istituzionali della vicenda. Secondo il dr. Messina, nel corso di un lungo colloquio con il responsabile unico del procedimento dello stesso commissariato straordinario, è emerso in modo inequivocabile che la scelta del sito è stata una scelta “politica”, non effettuata dalla Struttura Commissariale ma indicata dai responsabili della provincia di Caserta e del comune capoluogo. Già questa affermazione contrasta con quanto detto da De Franciscis secondo la quale la scelta del sito fu opera della Prefettura di Caserta. Ma il dr. Messina va oltre. “Occorre fare chiarezza su tutta la vicenda” – scrive Messina nella nota – “anche perché non solo l’area è inadeguata sotto ogni profilo, in particolare ambientale ma sulla stessa esiste una nota prefettizia agli atti di codesto Commissariato (prof. Vanoli/Cesarano) e una specifica, dettagliata e incontrovertibile denuncia di codesto commissariato all’Autorità Giudiziaria dalla quale emerge che il sito è stato abusivamente attrezzato e, in parte, oggetto di smaltimento rifiuti, con false attestazioni di conformità dell’Autorità di alta sorveglianza (A.P. CE ingg. Spasiano/Farinaro), falsificazioni di particelle presso l’ex UTE di Caserta, smaltimento di percolato (fiumi) nella falda sottostante ecc.ecc., con una situazione di gravissimo inquinamento ancora in atto e, quindi, con l’unica immediata necessità di bonifica radicale sia di emergenza sia definitiva. Appare, quindi, discutibile e gravissimo ma non strano” – sottolinea il dr. Messina – “che la S.V. sia stata tenuta all’oscuro di una vicenda tanto grave quanto ricca di risvolti che coinvolge diversi personaggi che su tutta la vicenda hanno avuto non poche responsabilità. Peraltro appare disarmante la superficialità di non aver almeno sentito i responsabili tecnici prefettizi (pref. Improta, Catalani, Romano) dell’epoca e di non essersi chiesti come mai tale invaso non era mai stato utilizzato dai prefetti Commissari. Alla luce della particolareggiata denuncia, “Il protocollo d’intesa e la connessa ordinanza nr. 3/2007” – conclude il dottor Messina – “vanno, dunque, revocati senza indugio, al fine di riconsiderare la strategia dell’emergenza rifiuti a partire dalla provincializzazione concreta del ciclo e di un piano concordato con le comunità locali sulla base di garanzie scientifiche degne di questo nome, eliminando i palesi interessi economici – vedi acconto già elargito 4 anni fa dalla FIBE a Mastropietro”. Un vero e proprio colpo di scena che getta una sinistra ombra sull’effettiva costruzione della discarica che, a questo punto deve essere interrotta al fine di non incorrere in più che probabili denunzie penali. “I Verdi di San Nicola” – ha fatto sapere Antonio Roano – “appoggiano il documento denuncia redatto dal Dr. Giuseppe Messina, e da parte nostra faremo quanto è nelle nostre possibilità per inoltrarlo in tutte le sedi opportune e per portare avanti con forza le nostre ragioni che fin da novembre si erano indirizzate ad una netta opposizione sull'individuazione della località da utilizzare come ennesima discarica sul nostro territorio”.

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