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Contratto quadro sui biocarburanti: un primo importante passo per lo sviluppo delle agroenergie

(Roma) Un primo importante passo per lo sviluppo delle agroenergie, per dare vita ad una filiera nazionale e per rispondere agli obiettivi posti dal Protocollo di Kyoto. Così la Cia-Confederazione italiana agricoltori ha commentato la firma del...

(Roma) Un primo importante passo per lo sviluppo delle agroenergie, per dare vita ad una filiera nazionale e per rispondere agli obiettivi posti dal Protocollo di Kyoto. Così la Cia-Confederazione italiana agricoltori ha commentato la firma del contratto quadro sui biocarburanti presentato oggi al ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali.La Cia ha forte interesse a promuovere e partecipare a intese di filiera per le bioenergie, quelle, cioè, che più significativamente consentono di accumulare nellazienda agricola il valore aggiunto rappresentato dalla vendita di energia.Il contratto quadro -primo del genere e con il quale si propone di triplicare nel prossimo triennio, dai 70.000 ettari iniziali del 2006-2007, le colture oleaginose in Italia, colza, girasole, brassica e soia- è un punto fermo di partenza per favorire la diffusione di questa energia, soprattutto in una fase in cui i costi del petrolio sono elevati.Limportanza del progetto risiede anche nel fatto che -rileva la Cia- agli agricoltori che stipuleranno i singoli contratti di coltivazione saranno assicurati criteri di preferenzialità nei bandi pubblici per gli interventi per linnovazione e la ristrutturazione delle imprese agricole e per la promozione delle energie rinnovabili nei Piani di sviluppo rurale.Nella fase di negoziazione del prodotto nei prossimi mesi, sarà decisivo -afferma la Cia- ottenere condizioni economiche con le quali, a partire dal percorso individuato dalla quotazione internazionale di riferimento, si ottengano risultati economici adeguati per gli agricoltori. La mancanza di tali risultati è, infatti, tra le motivazioni di fondo del non successo della filiera italiana dei biocarburanti. Invertire questa tendenza, assicurando a chi conferisce la materia prima agricola quote di utili conseguiti dal mercato del biodiesel e ridistribuendo i vantaggi economici derivanti dalla defiscalizzazione industriale, è possibile e sarà -conclude la Cia- il banco di prova per la riuscita del contratto quadro.

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