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Un secondo lavoro per gli agricoltori europei: e' una proposta inaccettabile. Mortifica una professione

(Roma) Non sappiamo se il Financial Times abbia bene interpretato le affermazioni del commissario Ue allAgricoltura Mariann Fischer Boel. Tuttavia, se queste rispondano al vero, sarebbe molto grave. Dichiarazioni del genere sono lesive della...

(Roma) Non sappiamo se il Financial Times abbia bene interpretato le affermazioni del commissario Ue allAgricoltura Mariann Fischer Boel. Tuttavia, se queste rispondano al vero, sarebbe molto grave. Dichiarazioni del genere sono lesive della stessa dignità degli agricoltori. Ad affermarlo è il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi in merito a quanto riportato dallautorevole giornale inglese sulle affermazioni dellesponente comunitario che avrebbe lanciato lidea di un secondo lavoro per i produttori agricoli europei.E impensabile -sostiene Politi- sostenere una simile proposta. E vero che la riforma Pac comporterà una serie di cambiamenti e una generale riduzione dei sussidi. E, però, altrettanto vero che gli agricoltori europei si stanno attrezzando per rispondere alle nuove sfide e alla competizione del mercato, anche diversificando le loro aziende il cui modello diventa sempre più multifunzionale.Cè da aggiungere, daltra parte, che in Italia gli effetti della riforma Pac si sono già fatti sentire. Le aziende -afferma il presidente della Cia- sono diminuite, mentre è cresciuta la dimensione aziendale. E questo significa che è in atto una selezione e sul mercato restano gli imprenditori agricoli veri. Proporre a questi un secondo lavoro sarebbe mortificante. E unoffesa alla loro scelta professionale.Come Cia -conclude Politi- faremmo tutti i passi necessari a livello Ue per capire bene quali sono le intenzioni e gli orientamenti della Commissione. Intanto, però, continueremo a batterci per unagricoltura forte e competitiva che esalti il lavoro, quello agricolo, degli imprenditori.

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