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Associazioni ambientaliste sulla variante al progetto di ampliamento della Cementir

Caserta - Variante al progetto di ampliamento della Cementir. "Le associazioni Legambiente, Caserta Bene Comune, Coordinamento associazioni Casertane, Comitato per la Salute pubblica di Maddaloni, Comitato civico di San Clemente e Centurano, che...

Variante al progetto di ampliamento della Cementir. "Le associazioni Legambiente, Caserta Bene Comune, Coordinamento associazioni Casertane, Comitato per la Salute pubblica di Maddaloni, Comitato civico di San Clemente e Centurano, che costantemente hanno seguito le procedure di autorizzazioni della Cementir, ritengono di dover fare delle precisazioni in merito alla variante progettuale. Da sempre ma soprattutto dal 2009 e cioè dal progetto unitario che comprendeva l'ultimazione della cava attiva e l'ampliamento, le citate associazioni e comitati hanno svolto un azione di notevole impegno e approfondimento che ha impedito l'estrazione di 10 milioni di mc di calcare sul versante orientale del monte San Michele riducendola a 820.000mc. Oggi la richiesta di rinuncia della Cementir a perforare la montagna e a creare un buco di fronte al Leo Amici è un risultato delle associazioni e dei comitati che insieme a un genio civile ligio alla norma hanno impedito che il monte San Michele fosse oggetto di ulteriore scempio ambientale. Innanzitutto rifiutiamo qualsiasi sfogatoio mediatico di personaggi che non sanno neanche quello che dicono e usano le gravi problematiche della città per speculare politicamente al solo scopo di creare confusione nella popolazione. Oggi le associazioni stanno valutando positivamente, qualora la Cementir, rispetti i termini di scadenza obbligatori imposti dal piano cave e dal decreto n.74/11, la variante progettuale. La considerazione di questa variante da non confondere con varianti urbanistiche di competenza comunale, scaturisce dal fatto che se ci poniamo in contrasto, significa consentire alla società di perforare la montagna e aprire un altro fronte di cava, lato San Michele. La stessa Cementir, anche per motivi economici si è resa conto che il progetto per il quale è autorizzata è uno sfregio per Maddaloni e Caserta ed ha chiesto di poter concentrare l'intervento nel piazzale con un ulteriore abbassamento e una riqualificazione a verde attrezzato. I lavoratori avrebbero una continuità lavorativa finchè con l'impegno della politica, qualora voglia farsene carico, e la realizzazione del policlinico, vi sia per loro l'opportunità di una ricollocazione occupazionale. Noi siamo fiduciosi che questa variante progettuale possa diventare un progetto definitivo a basso impatto ambientale. Al tavolo di conferenza nella qualità di portatori di interessi diffusi ai sensi della legge 241/90, presenteremo le nostre osservazioni, frutto di un accurato studio della documentazione presentata dalla Cementir, come abbiamo sempre fatto. Il clima è sicuramente cambiato i sindaci di Caserta e Maddaloni stanno dialogando con noi con la massima trasparenza, tutti uniti per il bene comune di tutti i cittadini e la salvaguardia del territorio".

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