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Martedì, 23 Aprile 2024
Ambiente Capua

La regione Campania finanzia il progetto DERFRAM Sviluppo di derivati di frutta ad elevato grado di sicurezza

Capua - Per gli addetti ai lavori si chiama "DERFRAM" - Sviluppo di derivati di frutta ad elevato grado di sicurezza-, progetto finanziato dalla Regione Campania che ha mirato, tra l'altro, ad uno studio sulla possibilità di utilizzo di un...

Per gli addetti ai lavori si chiama "DERFRAM" - Sviluppo di derivati di frutta ad elevato grado di sicurezza-, progetto finanziato dalla Regione Campania che ha mirato, tra l'altro, ad uno studio sulla possibilità di utilizzo di un biofungicida e alla sperimentazione di una ricetta di succo di frutta con minore quantità di saccarosio. Il progetto DERFRAM rientra nell'ambito della Misura 124 "Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare e settore forestale" PSR Campania. Grazie a questa e ad altre misure messe a disposizione dalla regione Campania "sono previste agevolazioni dirette al sostegno di investimenti strutturali e infrastrutturali realizzati da soggetti privati o da enti pubblici o di premi non rapportati alla superficie aziendale e al numero di animali". Nello specifico il progetto DERFRAM ha puntato al trasferimento alle aziende partecipanti di strumenti tecnologici e biotecnologici atti a garantire un elevato livello di sicurezza e salubrità dei prodotti a base di frutta. Al progetto DERFRAM hanno dunque partecipato l' Azienda agricola GiòSole di Capua, in qualità di capofila; Azienda agricola Marulli- Sparanise; Azienda agricola Lepore- Cellole; Azienda agricola Abbagnano-Trione- Battipaglia; Azienda agricola Falco - Carano. La ricerca svolta ha previsto attività sia di campo sia di laboratorio e l'applicazione in frutteti di un nuovo biofungicida a base del lievito antagonista agente di biocontrollo, il rilevamento dei marciumi e quindi dell'indice di efficacia, il rilevamento della contaminazione e le attività agronomiche di supporto. Tematica importante quella dei biofungicidi, legata al bisogno di giungere a prodotti in cui sono assenti residui rilevabili. Seconda tappa dal progetto la definizione della ricetta dei succhi di frutta e la razionalizzazione del processo produttivo. Queste attività sono state realizzate presso il laboratorio di trasformazione dell'azienda GiòSole, e presso i laboratori dell'ISA-CNR e del DiAAA – Università del Molise. Per quanto riguarda le modifiche apportate al processo produttivo, sono state sviluppate e validate su scala pilota varianti da inserire nel processo tecnologico riguardanti in particolare il trattamento termico della purea di frutta, il trattamento di disareazione e di omogeneizzazione del succo di frutta. In particolare ogni prova è stata pianificata nei dettagli dal personale degli enti di ricerca con il supporto degli esperti aziendali della produzione e commercializzazione, allo scopo di scegliere i formulati più utili e coerenti in riferimento ai trend del mercato, con la giusta considerazione dei comportamenti e dei target di consumo, nonché dei canali di distribuzione ipotizzati e prevedibili per i prodotti in corso di sviluppo.

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