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Cava a Durazzano, Maietta (Bene Comune): 'Rischio concreto'

Durazzano - "Il rischio dell'apertura della cava Moccia a Durazzano aumenta, nonostante l'attivismo dei sindaci e le promesse del presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. Il 29 Maggio scorso è iniziato il procedimento per...

"Il rischio dell'apertura della cava Moccia a Durazzano aumenta, nonostante l'attivismo dei sindaci e le promesse del presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. Il 29 Maggio scorso è iniziato il procedimento per l'autorizzazione estrattiva, infatti a quella data la ditta Moccia ha inoltrato istanza al Genio civile di Benevento che dovrà rispondere entro il 28 di questo mese. Un rischio concreto per le popolazioni di Durazzano e comuni limitrofi, ignari delle attività degli enti amministrativi tra i quali anche il Comune di Durazzano che se da un lato si è pubblicamente dichiarato contrario all'apertura della cava, non ha esitato ad affiggere solertemente all'albo pretorio comunale l'avviso pubblico della Regione che invitava gli interessati a manifestare interesse alla coltivazione del comparto. Una palese scissione tra volontà politica espressa pubblicamente più volte dal Sindaco Crisci e l' azione amministrativa dello stesso comune sia precedente che successiva alla delimitazione del comparto estrattivo. E se il sindaco si contraddice nei fatti non è da meno il governatore della Campania che dovrà spiegare ai cittadini, per quale motivo i suoi dirigenti non seguono l'indirizzo politico espresso dalla volontà dei sindaci che si oppongono alla cava. Il genio civile di Benevento e la giunta Regionale per accontentare Moccia e le cui esigenze estrattive hanno prodotto atti illegittimi basati su falsi presupposti. Pertanto i Comitati e le Associazioni con il supporto dei loro legali, stanno redigendo un esposto che inoltreranno alle Procure della Repubblica di Benevento e Santa Maria Capua Vetere. I motivi per l'improcedibilità dell'istanza di Moccia ci sono, come pure ci sono motivi tecnici ostativi e vizi procedurali per gli atti prodotti dalla Regione finora che potrebbero indurre all'annullamento delle delibere di giunta regionale che hanno favorito la società Moccia. Caldoro chiami i suoi tecnici, dirigenti e assessori e provvedano, di fatto ad annullare tutti gli atti, nella consapevolezza che i comitati, le associazioni e i cittadini non intervengono per slogan politici – elettorali ma con azioni forti che evidenzieranno tutti i vizi e le forzature che stanno decretando un ulteriore sfregio del territorio."

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