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Giovedì, 18 Aprile 2024
Ambiente Maddaloni

Civitas, Citta' fuori della Terra dei Fuochi e dai finanziamenti regionali

Maddaloni - "Maddaloni è sempre di più Terra di Nessuno e della sfilata dei politici delle bugie e delle foto con il Ministro dell'Ambiente. Ma l'ex assessore Bove, quando si è incontrato con il ministro Orlando, di cosa hanno parlato? Delle...

"Maddaloni è sempre di più Terra di Nessuno e della sfilata dei politici delle bugie e delle foto con il Ministro dell'Ambiente. Ma l'ex assessore Bove, quando si è incontrato con il ministro Orlando, di cosa hanno parlato? Delle barzellette sull'ambiente? Mentre la Regione apre i cordoni della borsa e stanzia 5 milioni di euro per prevenire i disastri dei roghi abusivi, la città Maddaloni esce dalla mappa della Terra dei Fuochi. E' stato infatti definito il Protocollo d'intesa, chiamato Patto della Terra dei Fuochi, ma il pericolo dei roghi estivi è sempre dietro l'angolo in una Maddaloni, che resta tra le città più colpite. Lo smaltimento abusivo e l'abbandono incontrollato dei rifiuti dovrebbe tenere in allarme soprattutto la politica, visti i precedenti disagi e pericoli, prodotti dalla combustione indiscriminata di persone senza scrupoli. Ma come al solito, dalla politica arrivano solo silenzi". Civitas contesta apertamente la decisione degli enti, delle associazioni e delle istituzioni, che hanno tenuto fuori Maddaloni dall'atto più importante per combattere il nuovo modo sistema di liberarsi dai rifiuti. Quello che viene considerato un freno per prevenire e combattere gli incendi dei rifiuti è un treno importantissimo per la martoriata situazione ambientale che vivono i maddalonesi. Lo scorso anno l'associazione Civitas non è stata a guardare. "Non solo Civitas – fa sapere il presidente Alessandro Cioffi – ma anche alcuni partiti. Abbiamo infatti inviato un dossier alla Procura di Santa Maria ed in questi giorni ci dovrebbero essere delle novità circa i risvolti verificatisi sul nostro territorio per i roghi accesi in occasione della scorsa estate. Maddaloni comunque rimane tra le città dove il fenomeno incide pesantemente sulla salute e sull'ambiente. Tra Maddaloni e Marcianise – continua Cioffi - si è assistito ad un crescendo di avvenimenti incresciosi, che dovrebbero essere affrontati con la dovuta prevenzione per l'esperienza vissuta direttamente. Chi è stato in città, è stato costretto ad affrontare il disagio dell'aria irrespirabile e dei fumi dei roghi, accesi a tutte le ore". Pochi giorni e Maddaloni avrà il suo sindaco. Problemi del genere potranno essere affrontati nelle sedi che contano. Forse anche per questo Maddaloni non è stata presa in considerazione. "Quanti dei candidati erano a conoscenza che la nostra città era inserita nella geografia della Terra dei Fuochi e che la stessa al momento di importanti decisioni è stata fatta fuori? Se eravamo inseriti in un certo discorso, probabilmente è stato per la determinazione delle associazioni e di qualche partito, che non è stato a guardare, mentre altri ci venivano contro. Ultimamente – aggiunge Alessandro Cioffi - quando il discorso è passato nelle mani della politica, come al solito, sono state considerate città che con la combustione dei rifiuti c'entrano come i cavoli a merenda. Ma il problema non sono solo i roghi, ma la combinazione che si viene a creare tra l'inquinamento e il contesto ambientale di Maddaloni, di cui si conosce il forte impatto che colpisce la salute dei cittadini. Qualcuno dimentica che siamo tra le città più inquinate d'Italia e la sensibilità, mostrata dalla politica che si è confrontata in campagna elettorale verso le grandi questioni presenti sul territorio, è pari a zero. Questo è l'aspetto che maggiormente preoccupa. Il nuovo sindaco dovrebbe – conclude Cioffi – dare una discontinuità al passato ed affrontare l'emergenza ambientale in tutta la sua drammaticità ".

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