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Giovedì, 28 Marzo 2024

Colpo all’Unicredit, il procuratore: “Azione in stile paramilitare. Telecamere decisive per la svolta alle indagini” | VIDEO

Una banda che ha agito “con un’azione paramilitare, organizzati nei dettagli ma traditi da un piccolo impercettibile errore”. Il procuratore capo di Napoli Nord Francesco Greco ha commentato così in un’intervista rilasciata a Casertanews gli esiti dell’indagine condotta dalle Squadre Mobili di Caserta e Napoli e dai carabinieri di Castello di Cisterna che hanno permesso di fare luce sul furto compiuto il 22 novembre scorso alla filiale Unicredit di piazza Vittorio Emanuele di Aversa ed anche sul colpo messo a segno due mesi prima, il 19 settembre, ad Acerra, quando fu portata via la cassa bancomat del Banco di Credito Popolare.

“Un grande lavoro di squadra che ha permesso di eseguire 8 ordinanze cautelare - ha commentato il procuratore Greco - e di dare una risposta ai cittadini che erano rimasti turbati da questa azione”. La banda ha lavorato meticolosamente, ma sono stati traditi da un errore: una delle vetture utilizzate per scortare i camion ad Aversa la sera prima del colpo (i mezzi pesanti hanno ostruito tutti i varchi d’accesso al centro, impedendo alle forze dell’ordine di arrivare in tempo) era intestata ad un uomo che aveva denunciato il furto del mezzo pesante che precedeva. Questo ha spinto gli inquirenti ad indagare su di lui ed hanno permesso di ricostruire tutta la squadra. Che, è l’ipotesi al vaglio della Procura della Repubblica di Napoli Nord, era pronta per tornare a colpire. “Nel corso delle perquisizioni effettuate nei giorni scorsi - ha sottolineato il procuratore di Napoli Nord - sono stati trovati anche soldi contanti ed un Rolex che era dentro le 94 cassette di sicurezza portate via dalla banca di Aversa ed è stato già riconosciuto dal legittimo proprietario”.

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