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Stretta sui dirigenti dopo l'inchiesta della Dda: "Commissione ad hoc sulla trasparenza" | VIDEO

Una commissione speciale di trasparenza sull'operato dei dirigenti, con la possibilità di avere anche gli strumenti adatti per adottare provvedimenti nei confronti di coloro che non si "adeguano" alle richieste. E' questa la proposta presentato in conferenza stampa dai consiglieri comunali di opposizione al Comune di Caserta che hanno sottoscritto la proposta di creazione di un organismo a poche settimane dal blitz della Dda negli uffici di piazza Vanvitelli ed alla Caserma Sacchi nell'ambito di un'indagine sulla gestione dell'Ente, con possibili collegamenti con la criminalità organizzata.

"Siamo di fronte ad un'amministrazione comunale che non ha fatto assolutamente nulla in questi due anni - ha sottolineato Riccardo Ventre - e di fronte alle ultime vicende relative alle perquisizioni negli uffici e nelle case di amministratori e funzionari abbiamo ritenuto opportuno fare fronte unico per dare risposte ai cittadini che oggi vedono un Comune in difficoltà". 

"La commissione Trasparenza - aggiunge Emilianna Credentino - nasce dalla difficoltà ad avere, in primis, un dialogo con l'amministrazione comunale e poi per tentare di avere notizie su atti pubblici che ancora oggi non ci vengono forniti. C'è una difficoltà enorme ad affrontare determinate questioni e siamo convinti che questo organismo, che dovrà essere completato anche da esperti esterni all'Ente, che collaboreranno gratuitamente, che potranno dare una grossa mano per accendere campanelli d'allarme sugli atti che non convinceranno a pieno".

Il consigliere Stefano Mariano ha parlato di "svolta epocale, perchè sta nascendo un fronte comune all'interno dell'opposizione. Nessuno di noi, singolarmente, è riuscito a fare breccia in questa amministrazione ed oggi proviamo a metterci insieme per avere più forza". 

Un fronte comune del quale, però, non fanno parte i due consiglieri comunali di Speranza per Caserta. "Ma siamo convinti che rientreranno presentando degli emendamenti" sottolineano Enzo Bove ed Antonello Fabrocile, sottolineando come "la divisione sia nata dal fatto che loro avrebbero voluto inserire, all'interno del documento che chiediamo di approvare, le iniziative che loro avevano già preso. Un tentativo di mettere il cappello politico su un'iniziativa che, invece, noi oggi presentiamo senza sigle e con la speranza che possa fare breccia anche tra la maggioranza". 

A tentare di fugare i dubbi sulla "bontà dell'operazione" e, soprattutto, sul "rischio doppione" con le commissioni già esistenti è stato Fabrocile: "Purtroppo negli attuali organismi non siamo ascoltati. Facciamo richieste di documenti ed atti che ci giungono dopo mesi. Con questa nuova commissione avremo anche gli strumenti adatti per far sì che i dirigenti rispondano alle nostre richieste di chiarimenti". Un appello ai cittadini è stato infine lanciato dal consigliere comunale Alessio Dello Stritto che ha rimarcato "la necessità di avere maggiore trasparenza e di un supporto diretto da parte della città".

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