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Agguato al fratello del sindaco, folla davanti la casa | IL VIDEO

I familiari si sono stretti in un abbraccio per superare questo atto di intimidazione

“Qui, purtroppo, la camorra non è vinta ancora. Le persone oneste non possono stare al Comune, devono comandare sempre gli stessi”. E’ questo il grido di disperazione che arriva dalla famiglia De Rosa dopo il vile atto intimidatorio nei confronti di Luigi De Rosa, 47enne fratello del primo cittadino Marcello. Nella decima traversa di via Sant’Antonio c’è un’abitazione abbastanza grande appartenente alla famiglia De Rosa e stamattina, subito dopo l’accaduto, tutti i familiari si sono stretti in un abbraccio per cercare di superare, tutti insieme, anche questo assurdo atto di intimidazione.

“Marcello, con tante altre brave persone di Casapesenna, sta provando a dare un volto nuovo alla nostra città ma qui sembra che non debba cambiare mai nulla”, afferma una parente del primo cittadino che poi risponde ad una domanda di un vicino (“Ma già si sa chi è stato?) con un gesto eloquente per dire “sappiamo chi è stato”. Che si tratti di un atto camorristico sembra ormai scontato: accento ‘locale’ e chiare minacce anche al sindaco. L’abitazione della famiglia De Rosa è praticamente attaccata anche all’isola ecologica che sorge proprio su un terreno confiscato alla criminalità: “Con precisione proprio al boss Vincenzo Zagaria”, dice un cittadino di Casapesenna che poi abbraccia con forza il sindaco Marcello De Rosa. Un episodio che dimostra, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che la camorra vive ancora a Casapesenna e forse in tutto l’Agro Aversanoe non solo. Serve continuare a lottare, come sta facendo il sindaco e la sua famiglia, per dare un futuro diverso a questo popolo e a questa gente già martoriata da anni e anni di criminalità e paura.

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