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Santoro vede una nuova Casertana: "Le vittorie si costruiscono nello spogliatoio"

Il centrocampista: "Lo scorso anno c'era un'aria negativa, oggi arriviamo al campo un'ora prima"

Una crescita costante. Da talento del vivaio, a pedina importanti per la Casertana dei grandi. Salvatore Santoro è tra le note liete di questo avvio di stagione. Il centrocampista ripercorre la battaglia di Francavilla: “Per come si era messa la partita, in altri tempi o un'altra squadra avrebbe mollato. E non l’avrebbe più ripresa. E invece siamo stati bravi, anche grazie al mister. Siamo tornati in partita e abbiamo portato a casa un punto importante. Abbiamo avuto conferma che la partita dura più di 90’ e anche in inferiorità numera e in svantaggio non è finita. Questo è quello che insegna il mister giorno dopo giorno. Vuole il massimo da un ognuno di noi”.

Il mirino è già puntato sulla prossima avversaria, il Rieti: “Non siamo nella posizione di poter mollare la presa. Sabato ci attende una partita in cui dobbiamo fare punti importanti. Dobbiamo raggiungere il prima possibile il nostro obiettivo. In casa nostra ci teniamo a fare bene. E vogliamo affrontare un’altra settimana in cui poter lavorare in serenità come accaduto nelle ultime due occasioni. I risultati, poi, aiutano ad esprimersi al meglio e tentare anche la giocato. Personalmente sono contento. Giocando prendi più sicurezza. E’ normale che sia così. Poi stiamo registrando i movimenti tra tutti i reparti. Ci stiamo provando dal ritiro. Il mister non molla mai, è sempre sul pezzo”.

Ma le differenze con lo scorso anno già sono nette. “Lo scorso anno diverse cose non sono andate come ci auguravano. Quest’anno la prima differenza sta nel fatto che abbiamo il piacere di stare insieme ed arriviamo al campo anche un’ora prima. Stiamo bene insieme. Non diventa più un lavoro, ma un piacere. Tutti insieme, determinati a raggiungere l’obiettivo. Perché i risultati si costruiscono prima tra le mura dello spogliatoio e poi in campo. Lo scorso anno c’era un aria negativa ovunque. Appena varcavamo il cancello. Ora stiamo bene e lavoriamo al 1000 per 1000 con il mister. Con lui non possiamo permetterci di mollare. Altrimenti finiamo fuori, Siamo tutti utili, ma nessuno indispensabile. Sicuramente è stato importante l’arrivo del direttore e del mister".

 Quando gli si prospetta una somiglianza con la Casertana che due stagioni fa risultò la migliore squadra di tutta la C nel girone di ritorno, Santoro conferma l’impressione: “Nelle prime uscite ho visto delle similitudini con quella squadra. Eravamo, forse, non bellissimi ma concreti. Sarò sempre grato a mister D’Angelo per aver creduto in me e avermi lanciato. Per caratteristiche e fame ricordiamo molto quella squadra”.

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