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50 anni fa la 'rivolta del pallone' con 90 arresti e decine di feriti

Tre giorni di manifestazioni per l'annullamento della promozione della Casertana

Sono passati 50 anni, ma chi c'era lo ricorda ancora come un pezzo indelebile della storia di Caserta.

L'8 settembre 1969 nel Capoluogo di Terra di Lavoro scoppiò quella che venne ribatezzata la 'Rivolta del Pallone': tre giorni di proteste e scontri seguiti all'annullamento della promozione in Serie B della Casertana, in quanto l'allora presidente del Trapani accusò i falchetti di aver pagato un calciatore siciliano per vincere la partita.

I falchetti vennero penalizzati di 6 punti e la promozione saltò. Questa decisione scatenò la rivolta dei tifosi che tennero bloccata Caserta per tre giorni, con blocchi stradali ed assalti agli uffici. Il 9 settembre ci furono violenti scontri durante una manifestazione e la polizia fu costretta ad utilizzare i lacrimogeni. Solo il 10 settembre la rivolta si placò ed oltre 90 persone vennero arrestare. Alla fine degli scontri si contarono decine di feriti.

Per tre giorni Caserta finì al centro di tutte le cronache italiane ed estere, con giornalisti che arrivavano da ogni parte d'Europa per seguire, dal vivo, ciò che stava accadendo: una intera città che si era mobilitata per ribellarsi contro quella che considerava una stortura del sistema. 

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