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Lunedì, 29 Aprile 2024
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D’Agostino non molla, ecco l’arma della Casertana per convincere il Tar

Per quanto riguarda le destinazioni dei calciatori Rillo potrebbe seguire Guidi al Teramo

Bolle ancora la pentola Casertana anche dopo la conferma dell’esclusione da pare del Collegio di Garanzia del Coni dagli organici della Serie C edizione 2021-22. Come già annunciato nei giorni scorsi, il presidente D’Agostino non intende mollare la presa e dopo un attimo di smarrimento ha deciso di proseguire la sua battaglia con il ricorso al Tar del Lazio.

Il ricorso

La società non è ancora in possesso delle motivazioni che hanno spinto l’organismo del Coni a rigettare le istanze rossoblù, senza le quali l’avvocato amministrativista designato non può articolare le ragioni per sovvertire il verdetto. Lo stesso presidente federale Gravina ha sollecitato sia l’istituzione, sia le società che intendono adire la giustizia ordinaria ad accelerare le operazioni, in modo tale da non arrivare a fine agosto per dar vita a gironi, ai calendari e a tutti gli altri adempimenti per presentarsi ai nastri di partenza della nuova stagione. A quanto pare – proprio su tale sollecitazione – pare che le sorti delle società che faranno ricorso siano affidate alla Terza Sezione del Tribunale laziale, notoriamente la più veloce ad emettere le sue sentenze.

I motivi della Casertana

Le ragioni della Casertana si basano ancora sulla questione fidejussione, ribadendo la causa di forza maggiore che hanno provocato il legittimo impedimento nel rispettare la scadenza perentoria del 28 giugno. Secondo la giurisprudenza impugnata dall’amministrativista che difende la Casertana l’organo di giustizia sportiva non può esprimersi su questo tema, materia invece della giustizia ordinaria. Quindi c’è da dimostrare - su questo si nutre un moderato ottimismo nell’ambiente rossoblù – che D’Agostino era effettivamente impossibilitato a produrre il documento finanziario indispensabile per ottenere la licenza nazionale. Il termine per opporre ricorso è il 2 agosto prossimo venturo, ma già dal 27 luglio, all’indomani della sentenza del Coni sono stati espletati tutti gli adempimenti e predisposto il ricorso, da completare ora solo con le controdeduzioni alle motivazioni del Collegio di Garanzia.

La manifestazione di interesse per una nuova società

Intanto in città cominciano già a pullulare i nomi di quanto potrebbero essere disposti ad intraprendere il piano B. Il sindaco Carlo Marino sta stringendo i tempi per indire una manifestazione di interessi tra quanti potrebbero far ripartire il calcio a Caserta. Manifestazione di interessi – ovviamente – subalterna a quel che succederà al Tar dopo l’esito del ricorso presentato da D’Agostino. Il primo cittadino si dice a sua volta abbastanza fiducioso di una risposta adeguata da parte di imprenditori disposti all'impresa che considerata la tradizione rossoblù sia pienamente aderente a progetti ambiziosi e repentini. Il primo cittadino ha già annunciato che la scelta sarà condiviso coi tifosi, in maniera tale che l’investito possa incontrare il favore della piazza.

Il mercato degli ex rossoblù

Infine, si sprecano anche le notizie di mercato per gli ex tesserati rossoblù ed anche qui i nodi da sciogliere non sono pochi. Ufficializzato nei giorni scorsi l’ingaggio da parte del Teramo dell’allenatore Federico Guidi, alla cui corte dovrebbe approdare il terzino mancino Francesco Rillo, ma se la Casertana dovesse essere ammessa in Serie C non c’è dubbio che l’ex Benevento possa essere uno dei pochi riconfermati dalla precedente stagione. Chi invece si allontana è Michele Avella, il cui futuro si prospetta al Matelica, ma anche per lui – come per lo stesso Guidi – potrebbe nascere un contenzioso qualora i falchetti dovessero tornare in Terza Serie.

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