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Venerdì, 26 Aprile 2024
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La nuova Juvecaserta toglie i veli: svelati ambizioni e progetti | FOTO E VIDEO

Toccante il proclama di Gianfranco Maggiò: “Abbiamo una grossa eredità da difendere”

La sala clinic era stracolma del PalaMaggiò (lasciate che lo chiamiamo ancora così, almeno per un po’) di appassionati ed addetti ai lavori per la presentazione della nuova Juvecaserta. Un appuntamento rinviato per motivi contingenti e di cui il segretario generale nonché addetto stampa Carlo Giannoni si è scusato nell’aprire i lavori.

A prendere la parola è stato il general manager Antonello Nevola il quale ha illustrato i progetti della nuova società, a partire dalla scelta dello staff tecnico e del roster, cercando nei limiti del possibile, di privilegiare la ‘casertanità’ come valore aggiunto ad un livello tecnico di prim’ordine. Ed infatti con Max Oldoini, già in passato vice di tanti head coach che si sono seduti sulla panchina bianconera, conoscendo tutti gli anfratti dell’ambiente, anche i suoi assistenti sono casertani autentici come qualcuno, specie nel settore under, dei nuovi giocatori scelti.

“Abbiamo portato qui – ha affermato Nevola – atleti che hanno vinto nella categoria che ci apprestiamo a disputare o quanto meno hanno lottato sempre per il vertice. Abbiamo tracciato il percorso per portare la società nella realtà che le compete”. Quindi Oldoini ha provveduto a presentare uno alla volta tutti i giocatori, elencandone caratteristiche, palmares in archivio e aspettative che lo staff tecnico si attende da loro. Applausi per tutti con particolare affetto riservato agli under locali (classi 97-98 e 99), seguiti dalle claque di familiari e tifosi. Quando il microfono è passato a Gianfranco Maggiò il palazzetto ha udito uno dei discorsi più toccanti e più incisivi della sua gloriosa storia.

Il presidente ha tracciato il percorso da gennaio – conferenza stampa alla Saint Gobain alla presenza del presidente della Provincia Giorgio Magliocca – ad oggi; con tutte le evoluzioni, il lavoro incessante, gli incontri fatti a tutte le latitudini per arrivare ai nastri di partenza della nuova stagione con una realtà tutta nuova e pronta per spiccare il volo verso l’apice. Sono stati toccati vari temi, a partire dal cordiale incontro a Roma con Petrucci per far rinascere, nel rispetto dei regolamenti, il basket in città; all’intenso lavorio fatto tramite Iavazzi (che Maggiò ha ringraziato più volte) per acquisire il titolo del Venafro e dare sostentamento ai molisani nel conservare la categoria; alle preoccupazioni derivanti dallo scarso interesse mostrato dagli imprenditori locali, fino a che qualcuno (l’avvocato Zaza D’Aulisio tramite il tifoso Alfonso Tramontano) non ha data l’imbeccata giusta invitando a contattare la Decò.

Presentazione della Juvecaserta

“L’accordo è stato trovato dopo appena due incontri – ha rivelato Maggiò - e purtuttavia quando abbiamo raggiunta l’intesa che ci toglieva parecchi assilli, comunque il lavoro è continuato senza risparmio alcuno di energie”. Il basket a Caserta apre quindi una pagina nuova della sua storia. E la presenza di Gianfranco Maggiò sta a testimoniare come dovrà risorgere proprio dalle radici precedenti, con gli stessi stimoli, gli stessi valori. E la sua casa naturale è sempre il PalaMaggio o se volete PalaDecò come l’evolvere degli eventi esige.

“Petrucci – ha spiegato ancora Maggiò – mi ha detto che il basket si avvia verso dimensioni nuove e per essere presenti a certi livello bisogna avere strutture da 3500 a 5000 posti, per cui possono mettersi l’anima in pace chi sostiene che ripartiremo dal PalaVignola o dal vecchio impianto di Viale Medaglie d’Oro: se vogliamo arrivare dove ci siamo prefissi, sarà inevitabilmente questa la nostra casa. La nostra porta è aperta a tutti ma per ora dovrete accontentarvi di Nevola, Oldoini, Giannoni e me: attualmente siamo noi a fare basket e l’avventura non ci fa paura, come non mi ha fatto paura rinunciare ai 35 miliardi che Montedison mi offriva per Gentile, Esposito e Dell’Agnello e non mi sono pentito di aver sostituito Oscar con Shackleford, quando andammo a vincere lo scudetto. Queste sono le scelte fatte per rendere grande la Juve Caserta e queste saranno le linne guida che ispireranno il nostro atteggiamento d’ora in avanti. Sono tornato dopo 14 anni con maggiore convinzione e maggiori esperienze da mettere al servizio della città e dei tifosi”.

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