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Giovedì, 25 Aprile 2024
Sport Aversa

Stadio, bufera sulle richieste del Comune. "Condizioni improponibili"

Previsto un investimento che supera i 200mila euro per 9 anni. Pellegrino: "Non partecipiamo"

“Se le condizioni sono quelle per noi sono improponibili. Attendiamo il bando per la gestione dello stadio ‘Bisceglia’ ma se verranno confermate le condizioni dettate dalla giunta noi non parteciperemo. Nostro malgrado saremo costretti ad emigrare in qualche altro Comune vicino”: è deluso e allo stesso tempo arrabbiato il presidente del Real Agro Aversa, Guglielmo Pellegrino, dopo la delibera della giunta Golia che prevede un canone annuale di 20mila euro più il rifacimento del sintetico per i campi di calcio a 5 e di calcio a 8 per ottenere la gestione dell’intero impianto di via Caruso.

Come se non bastasse prima della scadenza dei 9 anni, chi andrà a gestire il bene comunale dovrà nuovamente rifare il sintetico. Praticamente un investimento di 180mila euro (20mila euro per 9 anni) più un ulteriore investimento per rifare (due volte) i sintetici. A questo si dovrà aggiungere la manutenzione del manto erboso del campo a 11 che oggi ha l’erba nuovamente alta visto che non c’è più stata manutenzione da quella famosa partita con il Vitulazio. Senza dimenticare un altro fattore importante e cioè che per ottenere l’agibilità dell’impianto (ci vogliono almeno 20mila euro, così come riferito dal presidente della Commissione Sport Paolo Santuill) si dovrà impegnare la società o l’associazione che andrà a gestire l’impianto: “Dispiace dover fare i conti sempre con dei muri alzati da questa amministrazione – afferma Pellegrino – e pure stiamo dimostrando, risultati alla mano, che questa società e questa squadra è amata dalla città. Ogni partita in casa viene seguita da oltre 1000 persone sugli spalti e da quasi 10mila persone sui social. Ci sta muovendo la passione, quella stessa passione che mi lega alla tifoseria visto che sono il primo supporter della squadra di Aversa. Noi non vogliamo occuparci di politica visto che rischiamo di fare, come dice qualche amico, qualche autogol ma purtroppo siamo di fronte a dei dati di fatto che ci lasciano sgomenti. Abbiamo proposto all’amministrazione comunale di provvedere a nostre spese alla manutenzione totale dell’impianto, ma hanno detto che non si poteva fare. Si può invece abbandonare a sé stesso un impianto che appena pochi mesi fa ha subito un intervento da 1,1 milioni di euro? Si può abbandonare un manto erboso che sulle carte si dice abbia subito un intervento di 300mila euro? Il nostro è un grido di dolore e di rabbia, perché ci piange il cuore a vedere il Bisceglia in quelle condizioni. Il nostro è anche un grido d’allarme a tutti i consiglieri, di maggioranza e di opposizione, affinché facciano qualcosa per non far morire nuovamente il calcio. Ad oggi non abbiamo mai avuto la possibilità concreta di sederci ad un tavolo per parlare di futuro del calcio ad Aversa, perché questi amministratori non hanno a cuore il calcio anche perché, come dice sempre qualche amico, non ne capiscono nulla. Noi ad oggi come associazione senza scopo di lucro non possiamo permetterci determinati investimenti. A Lusciano siamo accolti a braccia aperte e siamo contenti dell’ospitalità, ma è chiaro che vorremmo che fosse Aversa ad avere la propria squadra del cuore. Noi restiamo fiduciosi, con la speranza che qualcuno possa seriamente capire l’importanza, anche sociale, del calcio e del nostro progetto”.

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