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Sabato, 20 Aprile 2024
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Pasta Reggia batte Consultinvest Pesaro a 5 secondi dalla fine: 72-71

Caserta - Nello spareggio salvezza la Pasta Reggia Caserta torna alla vittoria dopo 5 sconfitte consecutive sconfiggendo la Consultinvest per 72-71 grazie ad un canestro di Downs a 5 secondi dalla fine. Il primo quarto si potrebbe sintetizzare...

Nello spareggio salvezza la Pasta Reggia Caserta torna alla vittoria dopo 5 sconfitte consecutive sconfiggendo la Consultinvest per 72-71 grazie ad un canestro di Downs a 5 secondi dalla fine.

Il primo quarto si potrebbe sintetizzare in due parole: Micah Downs. Nei primi minuti Coach Dell’Agnello azzecca la prima mossa della partita a scacchi contro Paolini. Schierare due lunghi, Hunt e Johnson, a supporto proprio dell’ala americana con il numero 1. E per fortuna che da bollente, la sua mano incomincia a tremare un po’. Altrimenti il parziale sarebbe potuto essere di gran lunga più preoccupante, e non “solo” 11-4 dopo neanche 4 minuti. Quando, cioè, Paolini è costretto a chiamare il primo time-out. Le ultime prestazioni dei biancorossi, che avevano impressionato tutti, nessuno escluso, sembrano solo un lontano ricordo. La più che organizzata difesa campana manda inizialmente in tilt gli schemi del quintetto pesarese, che non riesce a trovare la chiave giusta neanche con Daye in isolation. Uno spiraglio c’è e a lasciarlo aperto è l’ormai solidissimo Lacey. Percentuali di tiro altissime da più spot, tanta corsa e anche intelligenza da vendere messa sempre a disposizione dei compagni. E allora, forse, lui è proprio il fiammifero che serve per accendere la miccia e scatenare l’esplosione. La Vuelle torna a giocare a pallacanestro e quello che in principio sembrava un tiro al bersaglio si rivela un +2 a favore di Caserta.

E dopo la testa, il cuore. Sì, perché quando prendono confidenza con avversario e partita, i biancorossi non mollano un centimetro. E non è una sorpresa. Come non è affatto sorprendente l’apporto che viene dall’uomo che veste il numero 5. Giocherà poco, ma quando entra è sempre positivo a livello personale e per la squadra. Recupera palloni, cattura rimbalzi, segna. Ci sono voluti cinque minuti abbondanti nel primo quarto, ma poi la macchina è partita. Caserta non si aspetta una spinta agonistica di tale portata e rimane spiazzata. Se la partita rimane punto a punto è più per qualche ferro pesarese di troppo che per un effettivo merito dei campani. Ma come dice il detto, non svegliare il can che dorme? E allora ci vuole poco per mescolare le carte di nuovo. Piccolo respiro VL, contrattacco Pasta Reggia. E con questo Downs (che anche se non segna è sempre un fattore), Caserta non ci mette molto a creare dei mini-parziali che la riportano in vantaggio. In attacco i campani ritrovano lucidità, la palla gira veloce e due volte Slokar punge con il tiro da tre grazie agli extra-pass. Il primo tempo si chiude dunque con gli ospiti che conducono 32-35. Venti minuti contraddistinti da un grande agonismo sul parquet ambo i lati, ma mai un gioco di squadra brillante. Prima Micah Downs, poi Trevor Lacey. E ancora i lampi di Daye da una parte e lo strapotere fisico di Hunt dall’altra.

Al rientro in campo i ritmi sono stranamente blandi, come se le due squadre dovessero studiarsi di nuovo. E di questo clima ne approfitta Pesaro: parziale di 8 e inerzia spostata. Ma l’imprevedibilità di questa partita non ha confini tangibili e se Caserta non ha segnato un punto in 260 secondi nel terzo, ne bastano 10 per infilare due bombe, pareggiare i conti e vanificare lo sforzo degli avversari. Ed è così che è sufficiente un attimo per risvegliare una partita che stava diventando persino noiosa. Niente di più sbagliato, la partita è tanto bella quanto equilibrata. Dal campo si tira pochissimo, più che altro la sfida si trasferisce sotto canestro e quindi sulla linea del tiro libero. Nonostante un ottimo finale di tempo targato Austin Daye, dalla battaglia sotto canestro del terzo periodo esce vittoriosa Caserta con un vantaggio di due punti, ironia della sorte, proprio i primi segnati dal fischiatissimo Cinciarini.

Daye, però, non si conferma. La squadra sembra essere stanca e Caserta non si fa certo attendere e incomincia a banchettare nella spenta difesa biancorossa (va detto, anche un po’ troppo bersagliata dai frequenti fischi arbitrali). Si fa presto, così, ad aumentare il divario. Ma nella pallacanestro non è mai detta l’ultima parola, figuriamoci in una partita del genere. Lacey torna a essere il giocatore sontuoso che si era visto nella prima parte di gara e riporta a galla la VL sul 57 pari. Tripla di Cinciarini da una parte, arresto e tiro difficilissimo di Daye dall’altra. Christon firma il vantaggio in terzo tempo, Johnson risponde con liberi e schiacciata. Sul + 3 Caserta, Daye si intestardisce, abbassa la testa e spreca due ghiotte possibilità di riportare in vantaggio i suoi. Dall’altra invece si gioca e Silva punisce con un’altra bomba dal peso specifico enorme. Lacey e Shepherd provano ad accorciare dai liberi ma tirano solo con il 50%. Gazzotti riporta nuovamente sotto di due Pesaro appoggiandosi al tabellone. Non c’è tempo nemmeno di prendere fiato. Per tutti, eccezion fatta per il numero 7 che è letteralmente infinito. Christon trasforma in oro (e in +3) uno step back, poi però a Lacey viene fischiato un fallo che manda a tirare ancora Cinciarini tre volte dalla lunetta. Costa caro, molto. E ancora di più la palla persa successiva. A 24 dalla fine Pesaro è avanti di uno, con la palla in mano ai campani. Il cerchio si chiude quando a 5.84 dalla fine è proprio Micah Downs a siglare il vantaggio con i punti numero 12 e 13 della sua egregia partita. Sono tanti, ma non abbastanza. Daye si prende la tripla, primo ferro e a rimbalzo la palla galleggia tra le mani di tutti. Scende troppo tardi e per millesimi il canestro di Christon è completamente inutile. Sulla sirena il tabellone indica Consultinvest 71, Pasta Reggia 72.

“Per noi sono due punti assolutamente fondamentali” - commenta Dell'Agnello che continua: “Una partita sporca, punto a punto. Tra due squadre che avevano bisogno di vincere. Gli episodi hanno premiato noi e dopo tre sconfitte sulla sirena la fortuna ha guardato dalla nostra parte”. Parole poche e concretezza tanta. Analizzando il muro eretto per ostacolare il numero 9 pesarese, invece, Coach Dell’Agnello è soddisfatto dei suoi ragazzi: “Il piano anti-Daye ha avuto successo, ma Austin è un fuoriclasse. I miei giocatori sono stati bravissimi, tuttavia un talento cristallino come il suo, quando fa 6 su 25 dal campo, significa sì che la nostra difesa è stata positiva, ma anche che non era la sua giornata”.

CONSULTINVEST PESARO – PASTA REGGIA CASERTA 71 – 72

(16-18, 32-35, 51-53)

Consultinvest: Basile ne, Gazzotti 6, Lacey 23, Christon 8, Daye 19, Solazzi ne, Candussi, Ceron 4, Lydeka 5, Serpilli ne, Sheperd 6. Allenatore: Paolini

Pasta Reggia: Downs 13, Siva 9, Hunt 16, Gravina ne, Formisano ne, Ventrone, Cinciarini 7, Giuri 12, Ingrosso, Johnson 6,Slokar 9. Allenatore: Dell’Agnello

Arbitri: Sahin, Seghetti, Calbucci

Consultinvest: tiri da 2 22/49 (45%), da 3 1/14 (7%),liberi 24/30 (80$), rimbalzi 40 di cui 11 offensivi

Pasta Reggia: tiri da 2 18/44 (41%), da 3 8/22 (36%),liberi 12/16 (75%), rimbalzi 41 di cui 13 offensivi

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Pasta Reggia batte Consultinvest Pesaro a 5 secondi dalla fine: 72-71

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