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Sport Aversa

Ecco il 'nuovo Palajacazzi' per le Universiadi. Ma le squadre del volley restano senza campo

I lavori dovranno essere completati entro febbraio

Il palazzetto dello sport di Aversa, dedicato a Maria Teresa Jacazzi (prima donna alla guida della Lega di pallavolo), chiude i battenti. E resterà senza sport almeno per 8 mesi. Questo perché nel luglio 2019 arriveranno gli atleti che parteciperanno alle Universiadi e la città di Aversa è stata scelta per ospitare alcune gare di basket e alcune partite di calcio (allo stadio ‘Bisceglia’, che però avrà interventi meno invasivi). Ma gli interventi dovranno chiudersi entro il mese di febbraio perché poi l’impianto dovrà ottenere l’ok definitivo per ospitare i cestisti per le partite che vedranno sfidarsi decine di nazioni diverse.

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Ma che lavori saranno effettuati? Partiamo dall’ingresso principale: oggi c’è una buvette che non è stata praticamente mai utilizzata (se non abusivamente durante pochi eventi privati) e durante le gare di Volleyball Aversa e Romeo Normanna (società di Serie A2 e Serie B di pallavolo maschile) le società sono state costrette a lasciare anche senza acqua i tifosi. Quella buvette sarà aperta e chi verrà a vedere le gare di basket potrà prendere un caffè o bere una bevanda fresca. Ci sarà infatti un bando per assegnare questo spazio per la distribuzione di alimenti. Sempre in questa hall ci sarà anche una sala dedicata ai giornalisti che avranno tutto quanto necessario per il proprio lavoro. Dietro al bar, in uno spazio da anni chiuso al pubblico, nascerà invece un’area dedicata agli arbitri e ai dirigenti della Fiba e della Fisu.

All’interno, invece, sarà allargato il campo per permettere di avere le misure regolamentari per le partite di basket e poi il tetto sarà alzato di qualche centimetro con interventi che, appunto, non permetteranno di poterci giocare dentro. Per il resto quello che oggi è la stanza del custode diventerà uno spazio dedicato ad un ufficiale di gara. Per il resto cambierà poco perché al lato opposto dell’ingresso principale ci saranno bagni e spogliatoi per gli atleti.

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E’ chiaro che le Universiadi, come già hanno detto il sindaco Enrico De Cristofaro e l’assessore ai Lavori pubblici Michele Di Ronza, sono una vetrina importante per la città di Aversa ma è altrettanto vero che ci sono migliaia di sportivi che saranno costretti (forse) ad emigrare per assistere ad una partita di pallavolo dei propri beniamini. Volleyball Aversa e Romeo Normanna (che dovrebbe avere il ripescaggio in Serie A2) sono due società che sono giunte ai vertici della pallavolo campana e nazionale ma che sono state abbandonate dall’amministrazione normanna. Difficile pensare ad una fusione anche se qualche colloquio già c’è stato e nello sport nulla è impossibile. Ma nonostante ciò non si potrà giocare ad Aversa. E quindi idee di giocare in provincia di Caserta quasi nulle (ci sarebbe solo il PalaMaggiò che costa però 15mila euro al mese) mentre a Napoli le strutture non impegnate si contano su una mano e molte non sono idonee. Cosa succederà? Ad oggi c’è solamente tanta confusione e rabbia nei presidenti delle due società ‘sfrattate’ dalla loro casa. Aversa si ritroverà con due strutture completamente ristrutturate ma potrà perdere un pezzo di storia dello sport normanno. E ad oggi alternative sembra che non ce ne siano.

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