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Merola segue Sannazzaro, il Gladiator ritrova il suo portiere

“Un’emozione unica giocare al Piccirillo, onorato di vestire di nuovo nerazzurro”

Sboccia l’amore tra il Gladiator e Tommaso Merola. L’insuperabile portiere di Maddaloni è tra gli atleti presenti nella lista dei riconfermati, scelti dalla famiglia Aveta, in accordo con l’allenatore Giovanni Sannazzaro, per l’avventura neroazzurra. Tra gli estremi difensori più forti dell’intera Campania, Merola abbina grande affidabilità tra i pali ad un carisma innato, basti pensare che nella sua carriera ha indossato molto spesso la fascia di capitano, nonostante fosse un portiere.

Dotato di un’ottima tecnica di base, con un repertorio di riflessi messo in evidenza per salvare le proprie squadre, Merola si è fatto apprezzare da avversario a Santa Maria Capua Vetere con le maglie di Casertana, Virtus Carano ed Hermes Casagiove. In tanti, infatti, ricordano il balzo felino che il pipelet ha compiuto il 20 maggio del 2012, quando negò un eurogoal a Nicola Armonia con un salvataggio che è giusto definire con il termine “miracolo”, nella finale play-off del girone A di Eccellenza tra Gladiator e Virtus Carano, quando lui vestiva la maglia caranese. Il risultato restò fermo sullo 0-0 ed il Gladiator si qualificò lo stesso ai play-off nazionali, prima dell’eliminazione cocente in finale da parte del Città di Messina. Quella parata stregò il pubblico di Santa Maria Capua Vetere, tanto che il trasferimento di Merola al Gladiator sembrava cosa fatta. In estate l’affare sfumò ma ora, a distanza di sei anni, l’avventura di Tommaso Merola al Gladiator è realtà.

Nato il 9 novembre 1986 a Maddaloni, Merola risiede da sempre nella città calatina. Sin dai cinque anni ha iniziato a giocare con la scuola calcio della Maddalonese, dimostrando di avere l’istinto del portiere. La sua crescita è precoce, tanto che a 16 anni debutta in Prima Categoria con il club della sua città natale. Diversi osservatori lo adocchiano, così nell’estate del 2003 viene acquistato dal San Marino, prima ancora di compiere diciassette anni. L’esperienza di cinqu anni con i cosiddetti “Titani” viene intervallata dai prestiti al Savoia ed al Campobasso e permette di acquisire maturità, tanto che nel 2007-2008 esordisce in Serie C2. Nel 2008 cede alle lusinghe della Casertana, con cui vince da protagonista il campionato di Eccellenza. Inizia in Serie D, poi un’incomprensione lo porta ad abbandonare il club e ripartire da Maddaloni in Promozione. Nel 2010-2011 viene prelevato dalla Virtus Carano con cui vince il campionato di Promozione e l’anno dopo sfiora l’accesso in Eccellenza. Già fatto riferimento al mancato accordo con il Gladiator, nel 2012 parte il suo quadriennio con l’Hermes Casagiove, di cui diventa una bandiera, superando le 100 presenze. Con il piccolo team giallorosso vince il campionato di Promozione 2013-2014 ed ottiene due salvezze miracolose in Eccellenza. Infine, nel 2016-2017, viene convinto dalla famiglia Aveta a ritornare a Maddaloni, divenendo il capitano nelle stagioni di Promozione ed Eccellenza. All’esperienza da calciatore, si affianca quella nella disciplina del beach soccer, con le avventure con Roma, Pasta Reggia Hermes Casagiove ed ora Napoli Beach Soccer, con cui è perno inamovibile da tre anni.

Enorme è l’adrenalina di Tommaso Merola per la nuova avventura: “Ogni volta che si cambia veste, ci sono sempre nuovi stimoli. Dopo sei anni, è realtà il matrimonio con il Gladiator, infatti anche nell’estate del 2012 sono stato vicino. Ho impiegato un po’ di tempo ma ci sono riuscito. Al Piccirillo sono venuto spesso da avversario ed ogni volta è sempre stata una partita difficile. Vedere uno stadio bello con tifosi speciali è stata un’emozione unica. Ora ho i brividi nel pensare di giocare da padrone di casa, se i tifosi ci saranno vicini e ci lasceranno lavorare in pace, faremo grandi cose. Conosco la società e sono sicuro che, grazie al connubio con Giacomo De Felice, il Gladiator si toglierà grandi soddisfazioni. Con la famiglia Aveta, c’è un rapporto bellissimo al di là del calcio, sempre nel rispetto dei ruoli e spero che si continui così anche nei prossimi anni. Maddaloni? Faccio un grandissimo in bocca al lupo. So che ci sono problemi per l’iscrizione, auguro le miglior fortune alla piazza maddalonese. Infine” – conclude l’estroso portiere – “faccio un appello ai tifosi: spero vivamente che dal primo all’ultimo giorno, anche se dovessero esserci risultati negativi, ci supportino sempre. Oltre allo spogliatoio ed al grande gruppo, una componente principale sono i tifosi”.

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