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Insultato ed espulso, follia razzista contro il calciatore delle Aquile Rosanero

Il consigliere regionale Borrelli: "L'arbitro va deferito, episodio che grida giustizia"

“L’esterno offensivo delle Aquile Rosanero di Caserta, Ndiaye, per aver reagito agli insulti razzisti di un avversario durante la partita contro il Montesarchio, si è beccato anche l’espulsione da parte dell’arbitro. Un episodio gravissimo che grida giustizia”.

È il caso denunciato da SportCasertano e rilanciato dal consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, avvenuto durante la partita del girone A di Promozione di sabato, finita poi con la vittoria della formazione casertana

“Non è possibile tollerare e lasciar passare fenomeni di razzismo, in qualunque contesto accadano, men che meno nello sport, che deve essere un veicolo di integrazione e riscatto - accusa Borrelli - Il calcio, con il suo folto esercito di appassionati, deve essere portatore di messaggi positivi e costruttivi. E’ uno spettacolo che va ben oltre la palla dietro la quale corrono 22 giocatori. E’ tanto di più in termini di riferimento per migliaia di tifosi. E questo gli arbitri dovrebbero essere in grado di percepirlo. Il direttore di gara venga deferito dall’AIA”. 

“E’ inaccettabile - prosegue Borrelli - pensare di poter insultare qualcuno per il colore della pelle. Razzismo equivale a ignoranza, dunque va combattuta. Deferire l’arbitro della partita Montesarchio – Aquile Rosanero di Caserta sarebbe un segnale importantissimo”.

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