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"Neri di m...", insulti razzisti sul campo da calcio

La denuncia dei Lions Rfc: "Credono di provocarci ma ci offendono"

Insultati perchè neri. Un brutto episodio di razzismo arriva da un campo da calcio di provincia. Siamo a Cervino. La squadra locale affronta per un turno del campionato di "terza categoria" i Lions Rfc, il team nato a Caserta con lo scopo di promuovere, attraverso lo sport, valori di solidarietà ed uguaglianza e lottare contro qualsiasi forma di discriminazione. Valori che sono stati offesi per l'arco dei 90 minuti di gioco con i calciatori ospiti (7 su 11 sono africani) bersaglio di continui insulti da parte degli avversari in campo, di qualche tifoso e persino di un dirigente che ha accusato i "leoni" di "fare le vittime perchè abbiamo i neri in squadra". 

L'incontro si è disputato la domenica prima di Capodanno. E' trascorsa più di una settimana ma la rabbia è ancora tanta. Solo nelle ultime ore la società casertana ha diramato un comunicato per denunciare un episodio di una gravità inaudita. Durante la partita i calciatori di colore sono stati bersaglio di insulti continui. "Dal consueto 'nero di m...' proferito a più riprese da diversi giocatori avversari nei confronti dei nostri al verso e alle gestualità che richiamano la scimmia, rivolti a un nostro compagno che tifava fuori dal campo, per giungere all’auspicio che affondino i barconi e agli insulti al nostro mister, reo di 'difendere i neri piuttosto che gli italiani', bestialità provenienti tutte da alcuni tifosi, giovani e meno giovani, appostati a bordo campo", si legge nella nota dei Lions.

Ma non solo. All'intervallo, mentre le squadre stavano rientrando negli spogliatoi, anche un dirigente del Cervino, ha rinfacciato ai Lions "di 'fare le vittime perché abbiamo i neri in squadra' e che, per questo motivo, godiamo di protezione", prosegue la nota. Il tutto che è stato segnalato all'arbitro a più riprese ma senza alcun effetto con la partita che è proseguita fino al termine. 

Episodi che per la squadra casertana sono all'ordine del giorno e per i quali è arrivato il momento di dire basta. "Capita spesso quando giochiamo fuori casa che i nostri calciatori siano vittime di insulti da parte degli avversari in campo - spiega il capitano degli Rfc Maurizio Affuso - In testa loro credono di intimorirci, di provocare ma nella realtà ci stanno insultando. Non sempre i nostri giocatori, molti dei quali sono africani, comprendono le offese. Non ci piace raccontare questi episodi, anzi. Ci fa schifo. Noi vogliamo solo giocare a calcio mentre così viene solo voglia di andare via il prima possibile". 

Sui fatti di Cervino Affuso ribadisce: "Siamo stati contattati nelle scorse ore dalla società del Cervino che si è dissociata da quanto accaduto. Sottolineiamo che si è trattato di 2-3 giocatori ed una minoranza dei tifosi. Non ce l'abbiamo né con la società né con la gente di Cervino. Ci auguriamo di tornare su quel campo per una bella iniziativa antirazzista". 

Per la cronaca l'incontro si è concluso con il risultato di 3-2 per il Cervino, con una discussa punizione dal limite che ha regalato i tre punti alla squadra di casa. Ma il calcio, lo sport ed i suoi valori sono finiti ben prima del 90°. 


 

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