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Terremoto Normanna, il presidente si dimette. "Adesso basta"

Spezzaferri annuncia il suo addio. Società ad un commissario

“Il compito di chi dirige una società è quello di prendere decisioni, che a volte possono essere sbagliate. Ma le decisioni vanno comunque prese. Credo di aver lavorato sempre per il bene della mia e vostra società, il tempo poi dirà se le mie decisioni siano state giuste o sbagliate”. Inizia così l’incipit della lettera con la quale Giovanni Spezzaferri dice ufficialmente addio all’Aversa Normanna. 

“In questi ultimi tempi - scrive l’imprenditore di Aversa - la società ha dovuto subire attacchi di tutti i tipi, ma devo sottolineare “umilmente” che è facile contestare, è certamente più difficile costruire con la stessa passione con cui ho operato in questi anni. Non temo la contestazione ma ritengo che sia giunto il tempo di chiudere con la Normanna. Gli addii addolorano, ma addolorano di più le “presenze assenti”, spesso delle persone ci manca ciò che credevamo fossero e non sono mai state piuttosto che la loro più concreta assenza. Nella vita non sempre bisogna insistere. Anzi occorre avere la forza di dire basta. Cosa spesso più difficile rispetto a quella di andare avanti. Un principio che vale in tutti i settori e quindi, nel mio caso, anche nel mondo del calcio”.

E spiega: “Ho deciso di dire basta con la Normanna, lo dico a malincuore ma con la consapevolezza che oltre non si può proprio andare. Ho atteso questo momento per evitare di condizionare la squadra, l’ho fatto poiché mi sono reso conto che, nonostante i sacrifici economici sostenuti e la grande disponibilità mia e della mia famiglia per fronteggiare tutte le esigenze, non è mai stato riconosciuto da nessuno. Allora senza dubbi o ripensamenti basta. In questi anni, caratterizzati anche da errori, non lo nego, abbiamo sostenuto ingenti spese per il calcio ad Aversa ricevendo in cambio tante soddisfazioni sportive ma anche tantissime delusioni spesso sul campo e purtroppo soprattutto fuori, come dimostrano le incomprensibili posizioni assunte dall’amministrazione comunale e le pesanti contestazioni, che vanno ben oltre la linea sportiva, nei confronti del sottoscritto e della mia famiglia. Una situazione intollerabile. Per questo, ribadisco ho deciso di dire basta in modo irrevocabile”.

La squadra per il momento sarà gestita da “un commissario unico sino alla fine del campionato per cercare di concludere in modo dignitoso, almeno nei confronti delle istituzioni calcistiche, la storia della Normanna. Da ultimo un ringraziamento a tutti coloro che in questi anni ci sono stati vicini comprendendo i sacrifici e gli sforzi di un gruppo dirigenziale che non si è mai risparmiato per aver portato il calcio ad Aversa a livelli impensabili. 
Poiché il “pallone” non è una scienza esatta, ecco pertanto la mia decisione indiscutibile ed inderogabile: dalla prossima stagione l’Aversa Normanna non disputerà mai più attività agonistica. Il mio auspicio è che chi si accingerà in futuro a fare calcio ad Aversa possa essere più bravo e fortunato nei risultati”.

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