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Casertana, durissima contestazione dei tifosi. Pietra colpisce il genero del presidente

Esplode la rabbia dei supporters dopo la sconfitta con la Reggina

I mugugni al gol subito da parte di Sandomenico e all’espulsione di Zito, la dura contestazione al triplice fischio si sono alimentati ed ingigantiti nel dopo partita di Casertana-Reggina. Non era questa la partita da vincere, viste le distinte presentate all’arbitro della gara, ma le motivazioni che hanno portato a tutto ciò ha scatenato l’ira dei tifosi che si sino radunati davanti gli spogliatoi ed hanno inveito a lungo nei confronti della società ed in particolar modo del consulente del presidente, Aniello Martone. L’ampio spiegamento delle forze dell’ordine ha scongiurato pericoli maggiori e dopo una un’ora circa i contestatori sono stati fatti accomodare all’esterno dei cancelli ed il torpedone coi falchetti a bordo è potuto uscire dall’antistadio. Al patron rossoblù che anche recentemente ha pubblicamente chiesto cosa avesse sbagliato in tre anni il suo braccio destro, i tifosi rispondono contestando una campagna acquisti totalmente sbagliata, con la creazione di uno staff tecnico e di un responsabile della tenuta atletica dei giocatori totalmente inadeguati alle aspettative della vigilia ed in considerazione del budget a disposizione. Epilogo della giornata, lo spiacevole episodio capitato al genero del presidente D’agostino che è stato colpito da una pietra che sarebbe stata scagliata da un facinoroso e che ha dovuto ricorrere alle cure mediche presso il locale ospedale Sant’Anna e San Sebastiano. Per circa un’ora gli spalti del Pinto hanno comunque incoraggiato la giovanissima squadra in campo, ma quando la partita ha preso la brutta piega sono cominciati a piovere i fischi. Il pubblico non riesce a spiegarsi come fior fior di giocatori sono stati messi nelle condizioni di non poter scendere in campo ed uno dopo l’altro hanno cominciato ad issare bandiera bianca, al punto che le panchine di Siracusa e di oggi presentavano quasi esclusivamente giocatori presi in prestito dalla formazione Beretti. Fino a giugno il prof Ambrosio garantiva l’efficienza costante dei falchetti, il nuovo preparatore atletico è finito – al pari di chi lo ha ingaggiato – nell’occhio del ciclone. Ormai la piazza ha preso la sua posizione e se col Monopoli pareva evidente una certa rassegnazione, anche in funzione delle parole del presidente nella fugace conferenza stampa che aveva dato l’impressione di interrompere il silenzio perdurante da tempo immemore. Ed a proposito di silenzio stampa, anche stasera nessun tesserato è venuto nella sala ‘Mario Iannotta’. Una decisione abbastanza anomala, dal momento che domenica scorsa, dopo il pari di Siracusa si erano presentati davanti a taccuini e microfoni sia l’allenatore Esposito, sia il responsabile dell’area tecnica Di Costanzo. Una evidente manifestazione di gran confusione, che fa rima con quella denotata in occasione della qualifica del tecnico di Acerra, prima presentato come direttore tecnico e poi – su precisazione dello stesso, avallata dalla società – come responsabile dell’area tecnica. Insomma si continua a brancolare nel buio con buona pace della tifoseria, dei cronisti locali e dell’intera città di Caserta.

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