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Sabato, 20 Aprile 2024
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Caserta, fissato il "vertice-verità" tra sindaco e presidente

A Palazzo Castropignano l’incontro per definire la crisi societaria

In mancanza di note ufficiali provenienti dalla società, è Palazzo Castropignano ad annunciare che domani, mercoledì 19 dicembre, alle ore 14, è programmato l’atteso appuntamento tra il presidente della Casertana Giuseppe D’Agostino e Carlo Marino, sindaco di Caserta.

Il massimo dirigente rossoblù aveva comunicato che avrebbe chiesto un incontro al primo cittadino vista la crescente contestazione verso la dirigenza rossoblù che è sfociata anche in un inconsulto gesto da parte di uno sconsiderato che lanciando una pietra ‘nel mucchio’ ha colpito alla schiena il genero del presidente, indicendolo a ricorrere alle cure ospedaliere.

Sia la contestazione che la vigliaccata tramata nell’ombra hanno indotto D’Agostino a ‘fare il passo indietro’ e concordare con Marino tempi e modi di cessione delle quote societarie. Decisamente una patata bollente che finisce nelle mani del sindaco che, allo stato delle cose, non può far altro che auspicare che il patron ci ripensi e si smorzi la tensione crescente in città.

Allo scopo egli metterà sul tappeto tutte le parole possibili a convincere D’Agostino a recedere dal proposito, stando alle parole da lui profferite nel corso un intervento su un sito on line che settimanalmente si occupa delle problematiche rossoblù. Si spera in un incontro cordiale e franco tra i due, anche se gli ultimi segnali fanno presagire una freddezza che ha caratterizzato gli ultimi rapporti tra la prima carica amministrativa della città e il proprietario della sua massima espressione sportiva. In genere l’opzione adottata da D’Agostino – la consegna del titolo sportivo in mano al sindaco - è quella più usuale che le società percorrono, ma credere che la strada sia la più efficace per trovare la soluzione non è affatto scontato. Anzi, il più delle volte trattative e cessioni si sviluppano ben lontano dal ‘Palazzo’.

Noi siamo dell’avviso che D’Agostino possa non sperperare il lavoro e le energie di tre anni e che il passo indietro possa essere effettuato con altre prese di posizioni: vale a dire – come ha suggerito anche il presidente emerito Enzo Cuccaro – circondarsi di persone che possano veramente essere utili alla causa. Beninteso, non stiamo qui a contestare l’assoluta certezza che chi ha coadiuvato il presidente in questo periodo non lo abbia fatto in maniera onesta e nell’esclusivo interesse dell’azienda ma molto spesso – specialmente nel calcio ddei giorni nostri – non sono sufficienti le qualità che uno qualunque potrebbe mettere al servizio di chi lo invita a collaborare. Ci vogliono conoscenze specifiche, abilità nel dribblare le ‘fregature’ che finti amici sono pronti a rifilare, muoversi nei meandri di un mondo che nasconde tante insidie e che bisogna essere dotati della opportuna impermeabilità per restarne immune. Potrebbero essere anche questi – dopo quelli di Cuccaro - i suggerimenti che Marino possa fornire a D’Agostino che, a nostro parere, potrebbe tornare ad essere la stella cometa alla quale i tifosi guardano, con tutta la possibilità di rimediare agli errori commessi, anzi ripartire proprio da essi per coltivare il sogno di grandezza che ha sempre ostentato.

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