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Due gol in 9 minuti: la Casertana dice addio alla coppa

La rimaneggiata formazione rossoblù sconfitta a Catanzaro: la doppietta di Fischnaller condanna i falchetti

Catanzaro e Casertana una di fronte all’altra per la terza volta nel giro di tre mesi, questa volta per ottenere il pass per i quarti di finale di Coppa Italia di Serie C. In TIM CUP l’ha spuntata la squadra calabrese (ma solo dopo i supplementari), mentre in campionato i falchetti hanno fatto valere la legge del Pinto. Ora si sogna di andare avanti quanto più possibile per mettere sì un trofeo in bacheca ma anche per cercare di guadagnare una scorciatoia verso la promozione in B, attraverso la vittoria finale e l’accesso alle fasi finali dei play off. Un traguardo che in Calabria pongono come priorità assoluta dopo che in campionato la squadra prima di Auteri ed ora di Grassadonia stenta a decollare. Ad attendere la vincente della sfida del Ceravolo ci sarà la vincente del confronto tra Potenza e Catania, partita programmata in simultanea ma che è stata funestata nelle ore immediatamente precedenti dall’aggressione dell’amministratore delegato Pietro Lomonaco da parte di alcuni tifosi. Dopo aver preso in esame la rinuncia alla gara, la società siciliana ha deciso comunque di scendere in campo, onorando innanzitutto lo sport anche se ha dovuto fronteggiare una situazione a dir poco spiacevole. Tornando al match del Ceravolo non c’è disparità di gerarchia in questi ottavi, la gara (partita unica) è stata programmata a Catanzaro solo in virtù sorteggio e quindi cade la regola che la squadra ospitante sia avvantaggiata anche in caso di pareggio. Se nessuna delle due riesce a superare l’avversaria nei 90’ regolamentari si andrà ai supplementari e quindi, eventualmente, ai calci di rigore.

LE SCELTE. Ampio turn over dall’una e dall’altra parte, benché il Catanzaro sia rimasto a riposo nell’ultima uscita del campionato. L’ex Grassadonia ricorre ampiamente alle seconde linee purtuttavia gli atleti impiegati siano a tutti gli effetti possibili titolari. Tra i pali Di Gennaro lascia il posto ad Adamonis (l’anno scorso a Caserta) ed in mezzo al campo il solo Urso (rientrato da due doeniche in organico) è tra quelli che sono stati poco utilizzati finora. Si rivede Bianchimano dopo quattro giornate di assenza senza contare l’ultima gara non giocata a Vibo; neanche panchina per l’altro ex Pinna e l’ormai lungodegente Mangni. Ginestra ha lasciato a casa ben nove calciatori ed in albergo Longo, colpito da febbre nel corso della notte. Praticamente in campo tutti gli altri effettivi ad eccezione di Starita che parte dalla panchina. Gli altri rincalzi – eccetto il portiere Galluzzo – sono tutti giovani virgulti classe 2002, aggregati alla squadra per formare una sorta di panchina per la prima squadra.

PRIMO TEMPO. Partita subito in salita per i falchetti. Dopo un timido tentativo di Origlia in area giallorossa, il Catanzaro passa al 3’. Un pregevole cross di Giannone trova il taglio a centro area di Fischnaller che anticipa Ceriello e mette in rete. Al 9’ lo stesso calciatore altoatesino fa il bis: Bianchimano ruba il tempo a Clemente che appariva in netto vantaggio su di lui e scarica all’indietro per il compagno di reparto che non ha difficoltà a trafiggere Zivkovic per la seconda volta. Al 13’ su cross di Casoli il portiere rossoblù respinge di pugno sui piedi di Nicoletti che di prima intenzione conclude alto. Altro giro di lancette ed è l’altro ex Giannone che approfitta di un po’ di spazio per concludere al di là della trasversale di Zivkovic. Ovviamente è un monologo giallorosso contro i giovanissimi (e per lo più adattati in ruoli non propri) rossoblù che non riescono a prendere le contromisure ai più quotati avversari. Al 20’ Origlia mette in mostra tutta la sua personalità andandosi ad incuneare nell’area avversaria e dopo aver dribblato un paio di avversari viene fermato da Signorini quando stava per mettere al centro un invitante assist per Clemente. E’ sempre Origlia al 23’ a provare la via della rete ma solo da fuori area con la sfera che si spegne a lato. Al 26’ cerca l’eurogol con un tiro da fuori, indirizzato all’incrocio, ma la palla tocca solo l’esterno della rete. Il fantasista napoletano prova, poco dopo, direttamente dalla bandierina a bissare la prodezza trovata contro il Bisceglie, ma questa volta la traiettoria è larga e finisce fuori dallo specchio. Casoli e Giannone trovano terreno fertile sulla fascia destra e la difesa ospite è costretta a rifugiarsi sempre in angolo per arginarne la sfuriata. Al 31’ Origlia approfitta di una leggerezza di Signorini per entrare in area ma, chiuso, serve Matese il cui tiro finisce fuori. Casertana ancora pericolosa con Laaribi che però fa tutto bene tranne la conclusione che risulta debole e centrale.  Al 35’ Clemente conquista un corner della cui battuta si occupa capitan Laaribi, il traversone al centro è perfetto per una botta ravvicinata di Ceriello sul quale Adamonis si deve dispendere alla sua destra per sventare la minaccia. In questa fase il Catanzaro ha tirato un po’ i remi in barca e la Casertana ne approfitta per dare un po’ di pressione agli avversari e creare qualche pericolo. Al 39’ Zivkovic si oppone ad una conclusione di Nicoletti, a sua volta involatosi sulla fascia sinistra e portatosi alla conclusione ignorando la presenza di due compagni al ceentro area e liberi da marcature. Al 43’ resta a terra Bianchimano senza alcun contatto con gli avversari e i sanitari fanno cenna alla panchina della necessità del cambio; si prepara a bordo campo infatti Mamadou Kanouté che però non fa in tempo ad entrare e proseguirà durante l’intervallo a perfezionare il riscaldamento del caso.

SECONDO TEMPO. Si riparte con due cambi, quello annunciato tra le fila giallorosse tra Bianchimano e Kanouté e quello tra i pali della Casertana con Galluzzo che fa il suo esordio assoluto in competizioni ufficiali. Fishnaller al 5’ sottomisura spara alle stelle un bel lancio di Casoli. Ma la Casertana è entrata in campo con convinzione maggiore. Al 6’ Origlia entra in area ed è abbattuto da Martinelli ed il signor Natilla fa proseguire il gioco nonostante l’ex Vis Artena protesti vistosamente. Dopo un minuto tocca ad Adamo diventare vittima di interventi calabresi al limite del regolamento in area ed anche in questo caso il direttore di casa non rileva nulla di irregolare. Al 12’ invece viene punito (anche col giallo) un intervento di Clemente su Fischnaller lanciato verso l’area di Galluzzo: batte Urso e trova la deviazione della barriera. Al 18’ il solito Origlia semina scompiglio nella tre quarti giallorossa e viene fermato fallosamente; la battuta di Laaribi termina alta. Al 20’ Ginestra gioca l’unica carta (forse) disponibile, inserendo il capocannoniere Starita. L’ex Bisceglie si mette subito in evidenza dando il là all’azione che porta al tiro Varesanovic che però non sorprende Adamonis. La partita rimane ancora viva benché non ci siano grosse azioni da rete anzi spesso macroscopici errori di impostazione rallentano l’intensità del gioco su ambo i fronti. Al 22’ un perentorio intervento di Gonzalez mette fine ad una lunga ed elaborata manovra ddel Catanzaro che aveva portato Celiento ad un cross molto insidioso. A 10’ dal termine Ginestra fa esordire in prima squadra i 2002 Gambino ed Allegretta per far respirare aria di Lega Pro ai due giovani della Berretti. Starita prova a riaprire la partita andando a rubare palla a De Risio ma la sua conclusione viene deviata in corner da un provvidenziale intervento di Martinelli. Senza alcun effetto particolare una punizione di Laaribi all’88’ con Adamonis per nulla preoccupata dalla conclusione del marocchino. Il quale esce subito dopo per concedere la soddisfazione dell’ingresso in campo anche per Petito al quale in pratica restano a disposizione solo i 3’ di recupero concessi dal signor Natilla. Durante i quali non succede più nulla ed il Catanzaro può proseguire la sua corsa in Coppa mentre la Casertana (alla quale non si poteva chiedere altro) abbandona la manifestazione tricolore ed ora si concentra esclusivamente sul prosieguo del campionato.    

CATANZARO – CASERTANA    2-0

CATANZARO (3-4-1-2): Adamonis; Martinelli, Riggio, Signorini (79’ Quaranta); Nicoletti, Urso, Maita, Casoli (62’ De Risio), Urso (79’ Risolo); Giannone (62’ Celiento); Fischnaller Bianchimano (Kanouté). A disp. Mittica, Favalli, Statella, Elizalde, Novello, Nicastro, Bayeye. All. Gianluca Grassadonia

CASERTANA (3-5-2): Zivkovic (46’ Galluzzo); Clemente, Ciriello, Gonzalez; Zivkov, Varesanovic, Matese (65’ Starita), Laaribi, Paparusso (79’ Allegretta); Adamo, Origlia (79’ Gambino). A disp. Starita, Longobardo, Petito, Fazi. All. Ciro Ginestra

ARBITRO: Fabio Natilla di Molfetta (Riccardo Pintaudo di Pesaro e Mattia Politi di Lecce)

RETI: 3’ e 9’ Fishnaller

NOTE: pomeriggio sereno con cielo sgombro di nubi; terreno in buone condizioni; spettatori 1000 circa di cui una ventina provenienti da Caserta; angoli 10-2 per il Catanzaro; ammoniti Clemente, De Risio; recupero 1’ e 3’

COPPA ITALIA SERIE C - COSI’ GLI OTTAVI DI FINALE

Vicenza-Triestina                        ore 20,00

Feralpisalò-Pro Patria                 ore 20,00

Juventus U23-Pro Vercelli          2-0

Cesena-Piacenza                       ore 17,30

Siena-Teramo                            ore 20,30

Avellino-Ternana                         ore 20,00

Catanzaro-Casertana                 2-0

Potenza-Catania                         1-2 (agg. Al 75’)

in neretto le qualificate

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