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Aggrediti e sconfitti, beffa per il Mondragone dopo le botte negli spogliatoi

Il giudice sportivo ha inflitto la sconfitta a tavolino per non essere tornati in campo nel secondo tempo

Una rissa negli spogliatoi dello stadio di Frattamaggiore alla fine del primo tempo in occasione della gara tra Frattese e Mondragone dello scorso weekend ha portato l’arbitro a sospendere il match in seguito alla rinuncia da parte della società casertana di scendere in campo nella ripresa. Perché ben 2 calciatori mondragonesi sono stati costretti a tornare a casa con il volto tumefatto in seguito ai colpi subiti. E ora è arrivato anche il provvedimento del Giudice sportivo: oltre al danno anche la beffa. Due giocatori ‘colpiti’ al volto ma anche la sconfitta a tavolino per 3-0 a favore della Frattese. Un provvedimento che diventa ancora più grave perché c’è anche il punto di penalizzazione al Mondragone oltre che una multa di 300 euro per aver rinunciato a giocare la partita. Nel provvedimento del Giudice sportivo viene sottolineato che l’arbitro “si accorgeva che nello spazio antistante gli spogliatoi aveva luogo una rissa che vedeva coinvolti tesserati di entrambe le Società”. Il tutto davanti a “circa venti Tutori dell’Ordine tra Carabinieri e Polizia, sia in divisa che in borghese”.

La rissa negli spogliatoi

Durante la rissa il direttore di gara e il secondo assistente riescono ad individuare il dirigente della Frattese, Rocco Pellino, “che tentava di aggredire, con fare minaccioso, alcuni calciatori della Società avversaria, e tanto non si verificava grazie all'intervento tempestivo delle Forze dell'Ordine”. Questo è quello che ovviamente ha visto (e messo a referto) l’arbitro, perché poi le foto dei due calciatori del Mondragone colpiti, Luigi Cioce e Simone Mazzone, parlano da sole. Inoltre il secondo assistente individua “il calciatore Giovanni Baratto, della Società Mondragone, tra i partecipanti alla rissa”.

Il Giudice sportivo dice che “nel giro di pochi minuti la rissa veniva sedata dalle Forze dell’Ordine presenti che facevano rientrare le squadre nei rispettivi spogliatoi”. Successivamente il direttore di gara, alla presenza dei capitani, comminava il provvedimento disciplinare di allontanamento di Rocco Pellino della Frattese e l’espulsione del calciatore Giovanni Baratto del Mondragone. Ma in questo momento ecco che il “capitano della Società Mondragone, nonostante ci fossero le condizioni valutate dal direttore di gara per proseguire la gara, vista la massiccia presenza di Forze dell’Ordine, manifestava la volontà di non proseguire la gara sia verbalmente che per iscritto” e quindi “l’arbitro sospendeva la gara definitivamente tenuto conto di detto rifiuto, dandone comunicazione alla Società della Frattese”.

Quindi per l’arbitro il Mondragone ha rinunciato alla gara perché c’erano le condizioni per continuare e il Giudice sportivo ha anche squalificato per ben 4 giornate il calciatore Baratto della Mondragone. Nessun provvedimento per i calciatori della Frattese, solamente l’inibizione fino all’11 agosto del dirigente Pellino.

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