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Karate, Munno sul podio Europei giovanili 2008

Santa Maria Capua Vetere - La Fijlkam, la città di Trieste ed il Comitato Organizzatore Locale incassano soddisfatti i complimenti unanimi delle 44 delegazioni europee che hanno dato vita a quello che è stato definito il "Campionato dei record"...

La Fijlkam, la città di Trieste ed il Comitato Organizzatore Locale incassano soddisfatti i complimenti unanimi delle 44 delegazioni europee che hanno dato vita a quello che è stato definito il "Campionato dei record", per numero di paesi partecipanti, ma anche per efficienza e funzionalità. Antonio Espinos, presidente della federazione europea e mondiale di Karate WKF, nell'ambito della conferenza stampa conclusiva ha espresso un elogio inequivocabile: "È stato tutto perfetto - ha detto - e ringrazio tutti coloro che hanno lavorato per trasformare in un successo quest'edizione della rassegna continentale. Da parte mia un complimento a Coni, Federazione, Amministrazione comunale e Comitato organizzatore per un evento che ha promosso il Karate in maniera esemplare. La città e l'organizzazione hanno tutte le carte in regola per ospitare la rassegna iridata. Trieste deve solo chiedere".Ma il Karate italiano è stato premiato anche sotto il profilo tecnico. Ci si attendeva un risultato di eccellenza e così è stato, con gli azzurri ancora protagonisti di prima grandezza: 13 medaglie, 4 d'oro, 3 d'argento e 6 di bronzo, una in meno della straordinaria Turchia (14 medaglie, 5-1-8), che si è aggiudicata il primato in un medagliere che ha registrato la forte crescita tecnica dei paesi dell'area dei Balcani, proprio come il D.T. Pierluigi Aschieri aveva pronosticato. Ma i titoli continentali conquistati da Viviana Bottaro, Salvatore Serino, Luigi Busà e Giada Poci, le medaglie europee di Tocco, Pesola, Foresti, Chiari negli juniores, Di Gennaro, Maurizzi, Bernardi nei cadetti e della squadra di Kata maschile (Tocco, Trivisonno, Munno) e femminile (Bottaro, Piccolo, Cremona), ribadiscono lo spessore tecnico di una scuola - quella azzurra- apprezzata e riconosciuta in tutto il mondo.La consegna della bandiera dell'EKF, che il presidente Giuseppe Pellicone ha rimesso nelle mani di Antonio Espinos, ci proietta già nel futuro con lo sguardo verso Parigi, città che ospiterà l'edizione 2009.Un'edizione che, per la giovane promessa di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), MUNNO Vincenzo, atleta dell'ASD ATHLON Maurino di Portico di Caserta, ripartirà da una medaglia di bronzo, quella conquistata quest'anno a Trieste nel Kata Juniores maschile a squadre. Per lui una nuova sfida, che affronterà con la sua bravura tecnica e le sue doti di carattere, che gli hanno permesso di integrarsi in pochissimo tempo nel contesto della nazionale italiana FIJLKAM che si trova da anni sul tetto del mondo in questa specialità del Karate e che si spera approdi presto tra gli sport olimpici.Abbiamo chiesto al giovane atleta le emozioni che si provano nel disputare una rassegna di così alto livello: "Il giorno della gara la tensione era altissima, anche perchè con una nostra medaglia l'Italia avrebbe potuto superare la Turchia nel medagliere generale. Dopo aver superato le eliminatorie, sul nostro cammino abbiamo incrociato la squadra francese, di notevole spessore tecnico, ma io ero fiducioso, sicuro delle nostre potenzialità poiché i miei due compagni di squadra, Alfredo Tocco (già Bronzo individuale Juniores 2 giorni prima) e Giannicola Trivisonno, sono degli atleti di alto livello che nel corso degli anni hanno colto allori sia continentali che mondiali. Di notevole aiuto mi è stata la presenza dei tecnici federali, Santo Torre e Roberta Sodero, che prima dell'incontro ci sostenevano, sicuri delle nostre capacità.L'esito della gara ha visto prevalere i transalpini per un 3 a 2 che ha suscitato un boato di disapprovazione di tutto il pubblico presente, visto che un componente della squadra francese ha avuto una evidente perdita di equilibrio nella sequenza iniziale del loro Unsu. Eravamo confusi e amareggiati, ma la forza di un atleta sta nel risollevarsi dopo le sconfitte e non demordere mai (Lucio Maurino docet).
La finalissima per noi era preclusa, ma restava da conquistare il bronzo, un medaglia comunque importante, che ci avrebbe fatto avanzare nel medagliere. Così, dopo una breve disamina, abbiamo deciso di eseguire il nostro cavallo di battaglia, un Kata di difficile esecuzione (Gankaku), dove si alternano gesti atletici di notevole potenza alternati da difficili passaggi in equilibrio monopodale.
La squadra che ci attendeva per l'accesso al podio era quella elvetica, che nelle prove precedenti si era dimostrata comunque all'altezza della situazione. La loro prova è stata impeccabile, ma la nostra esecuzione ha riscosso le ovazioni di tutto il pubblico presente, il giudizio arbitrale è stato schiacciante, la medaglia di bronzo era nostra.
Il ricordo di questa esperienza rimarrà indelebile nella mia mente. Emozioni uniche ed irripetibili si sono succedute dal giorno in cui il mio maestro Lucio MAURINO, mi ha comunicato che ero stato convocato per il raduno collegiale in previsione della rassegna continentale. Non immaginavo che non avendo compiuto ancora 17 anni, avrei avuto la possibilità di gareggiare nella categoria juniores (18 anni fino a 21 anni), coronando un sogno che si è tramutato in realtà partecipando ad una rassegna continentale svoltasi, dopo 20 anni in Italia, con la conquista di una medaglia di bronzo. Medaglia di valore, che a giudizio di tutti, poteva essere di un metallo più prezioso. Ma io sono strafelice in quanto si sono concretizzati i risultati di tanti anni di lavoro in una medaglia europea che dedico alla mia famiglia, la quale, con notevoli sacrifici, mi ha sempre sostenuto in tutto. Inoltre dedico questa medaglia alla mia società ASD ATHLON Maurino, sita in via Principe di Piemonte a Portico di Caserta, di cui sono onorato di far parte, e al mio idolo e Maestro Lucio Maurino, pluricampione mondiale ed europeo di Kata , che ha contribuito con i suoi insegnamenti, la sua preparazione e la sua competenza tecnica, alla mia crescita personale e sportiva facendomi raggiungere traguardi impensabili.
Con umiltà e caparbietà, lavorando intensamente sotto la sua direzione, spero di migliorare e continuare a crescere come atleta, coltivando le speranze che questa bellissima esperienza mi ha trasmesso.
Ringraziamenti doverosi e di cuore, al maestro Domenico Maurino, mio primo tifoso e figura carismatica, al bravo e simpatico Maestro Francesco BALDASSARE, alla Maestra Angela RICCIOTTI (anche le sue mitiche sgridate sono servite a farmi crescere).
Come dice il mio Maestro "Crederci sempre, arrendersi mai.nonostante tutto!!!!".

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