“ll campo sportivo comunale è giunto al settimo lotto, ma nei fatti è stato costruito solo lo spogliatoio”. Parole e musica dell'ex assessore Michele Mastroianni, che interviene sulla questione dello stadio in costruzione in località San Martino e finora costato, secondo la circostanziata denuncia, oltre 700.000 euro, pari a circa un miliardo e quattrocento milioni delle sempre più rimpiante lire. Questo il documento dato alle stampe: “Per caso alcuni giorni fa, trovandomi a passare per la sede comunale, guardai le delibere all'albo pretorio. Sono rimasto colpito da una delibera di Giunta avente per oggetto: Completamento impianto sportivo polivalente al capoluogo, VII Lotto, Approvazione progetto esecutivo. In un primo momento ho creduto di aver letto male, ma documentandomi come faccio prima di scrivere ho accertato che fino ad oggi il campo è stato oggetto di lavori per sei lotti con una spesa che ammonta ad euro 727.762,74. Avete capito bene, è difficile crederci ma vi assicuro che è così. L'attuale Amministrazione, in auge dal 1980, ha portato avanti il balzello dell'impianto polifunzionale, ma ci ritroviamo un campo di calcio recintato con paletti in ferro e rete metallica, due manufatti adibiti a spogliatoi con un impianto di illuminazione, ma non esiste l'agibilità, infatti durante le partite di campionato non possono risultare spettatori. Con l'approvazione del settimo lotto si andranno a spendere altri 202.717,29 euro, pari a 392.515.407 lire, per un Campo Sportivo che non avrà mai l'agibilità, perché tra gli altri problemi gravanti su di esso c'è quello più grande: l'attraversamento della condotta idrica principale, proveniente dal tombino con chiave d'arresto posizionato all'incrocio tra via Laurelli e via Croce Cornieri”. L'ex assessore Michele Mastroianni ci tiene a precisare di non essere affatto uno sprovveduto, ma, nel rispetto della sua professione, di tecnico del Ministero delle Politiche Agricole, e abituato a documentarsi in modo minuzioso ogni qual volta interviene, come d'altronde gli viene riconosciuto dagli antagonisti e dallo stesso sindaco Raffaele De Marco, che, altrimenti, non lo avrebbe investito della grande responsabilità di un assessorato fondamentale per l'attività amministrativa e nel quale il nostro ha sempre mostrato competenza.