"File lunghissime per il drive-in: costretti ad autogestirsi"
Test eseguiti alle intemperie e file lunghissime di auto (con a bordo i pazienti che si devono sottoporre al tampone) su una strada a doppio senso di circolazione. E' davvero una situazione di caos quella scatenata dal drive-in per i tamponi allestito in via Roma a Maddaloni. La segnalazione arriva da Dario Mastroianni, un lettore di Casertanews, che si è affidato alla nostra redazione affinchè le sue lamentele in merito appunto alla situazione di disagio possano arrivare a chi di dovere.
"Volevo segnalare che la struttura drive-in è priva di requisiti, in quanto gli operatori sanitari lavorano all'intemperie e di conseguenza i tamponi vengono somministrati nonostante le avverse condizioni meteorologiche che potrebbero compromettere l'affidabilità del risultato - ha segnalato Dario a Casertanews - Inoltre le persone che si recano al drive-in non hanno a loro disposizione un parcheggio, quindi si generano delle file di centinaia di metri su entrambi i sensi di marcia di via Roma per non perdere la priorità all'ingresso. Per non parlare poi del fatto che le persone presumibilmente positive al Covid-19 scendono dalle auto creando assembramenti per chiedere informazioni o per autogestirsi, dato che non c'è nessun controllo da parte dei sanitari tantomeno delle forze dell'ordine. Il problema è che essendo via Roma un'arteria principale del centro di Maddaloni, dove ci sono attività commerciali di beni di prima necessità e dove dunque i residenti si recano per gli acquisti quotidiani, tutto ciò potrebbe favorire la diffusione del contagio".
"Io personalmente sono proprietario di un attività commerciale sita in via Roma e nonostante gli svariati tentativi di richieste di aiuto alle autorità locali non ho mai avuto nessuna considerazione - ha aggiunto Dario - I vigili urbani li chiamiamo almeno due volte al giorno, ma è più probabile trovare una sorgente di acqua cristallina nel bel mezzo del Sahara che una pattuglia della polizia municipale su via Roma. Per non parlare del sindaco Andrea De Filippo (che ha vissuto in prima persona le code infernali del drive-in), che ho provato a contattare tramite social e mail, ma senza avere alcuna risposta".