L'oro bianco di Caserta: ecco la storia della mozzarella
Famosa in tutto il mondo per via del suo sapore unico, dato dall'utilizzo esclusivo di latte intero di bufalo mediterraneo, la mozzarella è simbolo della provincia e il souvenir più apprezzato per chi vive fuori e vuole gustare il sapore della nostra terra
Difficile resistergli, la mozzarella di bufala è uno dei piatti che non manca mai sulle tavole dei casertani. Da sola, con i pomodori o per accompagnare e farcire altre pietanze, è il prodotto caseario fatto semplicemente con latte fresco e intero di bufala di razza mediterranea, quella razza particolare presente in Campania, nella terra dei Mazzoni ossia a Castel Volturno e zone limitrofe.
Per la sua materia prima, la mozzarella di bufala è definita la ‘regina della cucina’, ma anche ‘l’oro bianco’ o ‘la perla della tavola’ tanto che è l’unica mozzarella in commercio ad aver ottenuto il riconoscimento europeo della DOP (Denominazione di Origine Protetta).
Nel film Miseria e Nobiltà, Enzo Turco raccomanda a Totò di acquistare mezzo chilo di mozzarella di Aversa freschissima, e per assicurlo che sia quella originale, gli suggerisce di premerla con pollice e indice: "Se è con il latte te la pigli - continua - se no, desisti!". Le prime zone di produzione della mozzarella di bufala, infatti, furono Caserta e Aversa, i luoghi dove nacquero anche i primi caseifici dediti alla trasformazione del latte di bufala in mozzarelle, dispensate poi nei rispettivi mercati di Capua, Aversa e Salerno.
La storia della mozzarella di bufala campana
La prima testimonianza della ‘mozza’ - così era chiamata all’epoca, molto probabilmente per via dell’atto di mozzare la pasta filata con indice e pollice -, risale al Medioevo e a citarla per primo è Bartolomeo Sappi, cuoco della corte papale, nel suo libro di ricette. Dalla fonte veniamo a conoscenza che il latticino veniva dispensato come dono ai pellegrini dai monaci del monastero di San Lorenzo di Capua.
Un alimento davvero ricercato e famoso in tutto il mondo, sicché molti hanno provato a clonarlo senza risultato, la mozzarella di bufala inizialmente non fu un piatto molto apprezzato, forse per via della sua breve conservazione, ed è merito dei Borbone se il latticino è divenuto una vera e propria prelibatezza e simbolo della città di Caserta. Il re, infatti, presso la reale tenuta di Carditello, insediò un allevamento di bufale e fece costruire il primo e più grande caseificio della storia; ed è sempre grazie alla famiglia reale che la produzione si spostò anche nelle zone del salernitano, a Battipaglia, dove in un secondo momento è nata la sorella della mozzarella di bufala, meglio conosciuta come ‘zizzona’.
La genesi della mozzarella di bufala è in realtà discordante e legata alle popolazioni che penetrarono la Penisola: ci sono alcuni che fanno risalire la nascita della mozza all’introduzione delle bufale, credendo che l’animale non sia autoctono bensì importato dai Longobardi dopo le invasioni del VI secolo d.C., a differenza di chi ipotizza la loro presenza in Italia già in epoca pre-romana; mentre c’è chi sostiene l'origine indiana dell'animale, introdotto per la prima volta in Sicilia dagli Arabi, e successivamente in Campania durante il regno normanno.
La mozzarella simbolo di Caserta
L'allevamento di bufali, come abbiamo già detto, è stato da sempre concentrato nella zona di Castelvorturno, ed anche oggi è proprio lì che sorgono i più nemerosi caseifici che producono mozzarella di bufala campana, simbolo del patrimonio gastronomico della città, un po' come lo è la pizza per Napoli.
La mozzarella di bufala con il tempo si è sempre più identificata con la provincia di Caserta e soprattutto con l'Agro Aversano, territorio in cui sorgono i più numerosi stabilimenti di produzione di mozzarella di bufala e chiunque venga qui, attratto dal forte odore dei bufali, non se ne va via senza aver gustato il sapore del bocconcino, della mozzarella o della treccia di bufala! Assolutamente da provare, almeno una volta nella vita, quindi; anche se siamo dubbiosi su questa 'una tantum' perché succede sempre così: chi l'ha provata, la vuole riprovare e quando giunge in città per assaporarla, non se ne va mai a mani vuote! e torna a casa con un bel pacchetto famiglia, con dentro il più bel souvenir: l'oro bianco di Caserta.
Caseifici - mozzarella di bufala campana DOP
Caseificio Ponte a Mare, Km 34.070, Via Domitiana, 81030 Castel Volturno CE - Telefono: 0823 851525
Caseificio Luise S.r.l., Via Domitiana, 193, 81030 Castel Volturno CE - Telefono: 0823 762040
Caseificio M. Schiavone, Via Nuova, 76, 81030 Castel Volturno CE - Telefono: 0823 764711
Caseificio Colonne, Via Domiziana, Km 33,700, 81030, 81034 Castel Volturno CE - Telefono: 0823 851302
Caseificio Santa Rita Di Fontana Salvatore, Via Milano, 1, 81030 Castel Volturno CE - Telefono: 081 509 4048
Caseifici Via Lattea, Via Domitiana, 117-121, 81030 Castel Volturno CE - Telefono: 0823 763618
Caseificio Marrandino, Via Pietro Pagliuca, 2, 81030 Castel Volturno CE - Telefono: 0823 761164
I.L.C. Mandara Srl, Via Domitiana, 529, 81030 Castel Volturno CE - Telefono: 0823 761754
Caseificio RICCARDO, Via Domitiana, Km. 37, 850, 81030 Castel Volturno CE - Telefono: 348 430 4137
Coop Soc Le Terre di Don Peppe Diana, Via Pietro Pagliuca, 81030 Castel Volturno CE - Telefono: 327 460 7345
Caseificio La Regina Dei Mazzoni, Via Per Cappella Reale, 81030 Cancello ed Arnone CE - Telefono: 0823 859686
Caseificio Prati Del Volturno S.R.L., 1 Via Agnena, Cancello Ed Arnone, CE 81030 - Telefono: 0823 856575
Spinosa Spa, Viale Tirso, 23, 81030 Castel Volturno CE -
Casaro del Re, Via Santa Maria Capua Vetere, 121, 81043 Capua CE - Telefono: 0823 620019
Fattorie Garofalo soc. coop. agricola, Via Santa Maria Capua Vetere, 121, 81043 Capua CE - Telefono: 0823 620044
Oro Bianco S.r.l., Viale Carlo III di Borbone, 138, 81020 San Nicola La Strada CE - Telefono: 0823 457486
Antichi Sapori Mozzarella Di Bufala Dei Mazzoni, Via Enrico Fermi, 24, 81020 San Nicola La Strada CE