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Le nozze di Giovannella Stendardo, nobildonna tra le più potenti del Quattrocento meridionale

Un viaggio nella storia e nella cultura della Valle di Suessola per rievocare le nozze di una delle donne più affascinanti. Sabato arriveranno anche le telecamere della Rai per la diretta

Stamattina alle ore 10:30, nell’aula consiliare del Comune di Arienzo, si è svolta la conferenza stampa dell’evento “Il matrimonio di Jovannella Stendardo” giunto ormai alla seconda edizione. Dopo 600 anni Arienzo vivrà nuovamente i fasti e le feste dell’epoca. Verrà rievocato il matrimonio medievale attraverso figuranti in abiti dell’epoca che  sfileranno lungo il centro del paese in un percorso che si concluderà nel cuore storico di Terra Murata, il complesso monumentale di Sant’Agostino.

A presentare le attività che si svolgeranno nei giorno 6, 7, 8 e 9 giugno, il direttore artistico dell’evento e presidente dell’associazione Fatti per volare, il professore Enzo Gagliardi; l’assessore alla pubblica istruzione e cultura, Maria Mecedes Crisci; il coordinatore dell’evento, Michele Quercia ed infine il primo cittadino, Davide Guida.

Si tratta di 4 giorni ricchi di storia, arte, cultura e giochi allietati dalla musica per rievocare le nozze di una delle donne più potenti e affascinanti del Quattrocento meridionale, Giovannella Stendardo. La nobildonna, ricca erede e signora di Arienzo, Arpaia, Alife e Cancello che crebbe insieme alla regina Giovanna II e che andò in sposa nel 1417 a Marino Boffa, Gran Cancelliere del Regno di Napoli, Capo del Consiglio Reale – come ci ha spiegato il professore Enzo Gagliardi – una vera e propria storia d’amore da film:

«Giovanella Stendardo, come si usava in passato, era promessa sposa già all’età di otto anni al nipote del papa Bonifacio IX. Il padre era un generale francese dei d’Angiò e aveva ottenuto, grazie alle vittorie di diverse battaglie, numerosi possedimenti terrieri. Essendo figlia unica, Giovannella alla morte del padre si trovò a gestire i vastissimi appezzamenti in quanto unica erede. Ma gli assetti politici erano desinati a cambiare: con la morte del papa e le nuove alleanze, la regina Giovanna II le proporrà un nuovo matrimonio con uno degli Sforza di Milano.

Il primo pretendente così farà causa al secondo e si rivolgerà all’avvocato Marino Boffa, ma quest’ultimo innamoratosi della nobildonna, chiederà la mano di Giovanella rivolgendosi direttamente alla regina Giovanna II. Tra i due litiganti sarà proprio il terzo a godere. Così le nozze furono celebrate in Terra Murata, qui ad Arienzo dove i due vissero e diedero alla luce tre figli. Per secoli si conosceva solo il nome di questa giovane nobildonna, ma e già da alcuni anni che abbiamo dato un volto a questa graziosa giovane in quanto è stata trovata la sua tomba nella chiesa di Sant’Agostino ad Arienzo e sul suo sarcofago, un’immagine che abbiamo riprodotto e che abbiamo inserito nelle varie  locandine dell’evento».

La parentesi storica tracciata dal professore Gagliardi si è poi arricchita dalla presentazione dei giochi fatta dal coordinatore dell’evento Michele Quercia:

«uno dei giochi più attesi dai cittadini di Arienzo è la corsa dell’oste. La città di Arienzo allo scopo di rievocare e mantenere vivo il ricordo dello storico matrimonio di Giovannella Stendardo, che portò il suo nome a gloria secolare, celebrerà questa corsa il giorno precedente a quello del matrimonio. La corsa è caratterizzata dalla preparazione del banchetto nuziale in onore della nobildonna arienzana. Momento culminante delle attività culturali e di aggregazione sociale delle Contrade cittadine, costituite da gruppi di persone che liberamente scelglieranno di gareggiare per essa. In tutte sono dieci: Camellara, Capodiconca, Cappuccini, Costa, Crisci, Monticello, Piazza Valletta, Santa Lucia, Terra murata e Signorindico.

Ogni squadra rappresentativa delle diverse contrade sarà composta da sette persone: un oste, un aiutante oste e cinque animali (vitello, pollo, coniglio, maiale e pecora). Ogni contrada sarà contrassegnata da uno stemma a figura animale, rispettivamente:

Camellara – Cinghiale,

Capodiconca – Gufo,

Cappuccini – Oca,

Costa – Bue,

Crisci – Coniglio

Monticello – Pesce,

Piazza Valletta – Gallo,

Santa Lucia – Fagiano,

Signorindico – Riccio,

Terra murata – Capra.

Giovedì 6 giugno alle ore 17.00, presso il Complesso monumentale di Sant’Agostino in Arienzo - ha continuato Quercia - avverrà la benedizione dei partecipanti, della contrada e dei loro stemmi, il cosiddetto giuramento alla Madonna del Soccorso, alla presenza delle Autorità civili e religiose. La corsa si snoderà lungo Via Roma, con partenza da piazza Lettieri fino a Capodiconca.

Le cinque figure animali di ogni contrada saranno raggruppate insieme in un recinto nella suddetta piazza. Ognuno di essi sarà legato da un filo colorato che individuerà la contrada corrispettiva. L’oste avrà il compito di slegare i propri animali ed uno alla volta trasportarli a bordo di una carriola presso una delle cinque osterie per esser cucinati. Lungo il percorso l’oste sarà coadiuvato dal suo aiutante nel superare i vari ostacoli che incontrerà.

Arrivati all’osteria i due consegneranno “l’animale” per prenderlo poi cotto e portarlo in dono al banchetto nuziale alla presenza di Giovannella. Il trofeo de l’oste spetterà alla contrada che avrà consegnato per prima tutti i cinque piatti, quindi l’ordine dei vincitori sarà determinato dal numero di piatti consegnati nel più breve tempo possibile. L’intera squadra avrà diritto ad accompagnare sotto il vessillo della vittoria Giovannella durante tutto il Corteo del Matrimonio davanti alle altre contrade. Il vessillo sarà innalzato e resterà ivi dinanzi al Municipio fino alla prossima Corsa».

La parola è passata poi all’assessora Mercedes Crisci: «L’intento della manifestazione è  quello di valorizzare la storia di Arienzo. È un'occasione per immergersi in quell’epoca, è una opportunità per creare consapevolezza dell’importanza del nostro patrimonio».

Ha concluso il sindaco Davide Guida: «Sarà una manifestazione ricca di eventi che unirà ai momenti di divertimento il profondo interesse storico e artistico. La storia affascinante che racconteremo è per noi un nuovo punto di partenza che, insieme a quanto creato per Giacomo Furia, ci consentirà di avere riscontri anche dal punto di vista turistico. Importante è anche la presenza delle telecamere della Rai, che in questi giorni farranno visita ad Arienzo per costruire i primi servizi e seguiranno poi in diretta la corsa dell'oste prevista sabato 8 giugno».

Conferenza Giovannella Stendardo

Questo il programma

Si parte giovedì 6 Giugno con l’annuncio della festa alle ore 18, la presentazione delle contrade e l’inaugurazione delle osterie.

Venerdì 7 Giugno: i bambini parteciperanno alla Giostra degli Infanti, giochi medievali realizzati per le vie della Terra Murata, in collaborazione con l’Istituto comprensivo Galilei.

Sabato 8 Giugno: a partire dalle 10, l’escursione sul castello di Arienzo; alle 16 le dieci contrade partecipano alla corsa dell’oste. La contrada vincitrice vedrà affisso il proprio vessillo davanti al Comune per tutto l’anno e i piatti migliori comporranno il banchetto nuziale. Si arriva così al gran giorno della festa.  

Domenica 9 Giugno: alle ore 19 verrà rievocato il matrimonio attraverso figuranti in abiti d’epoca che sfileranno per il centro di Arienzo fino a piazza Lettieri. Lungo il percorso, performance ed eventi con modalità e funzioni del medioevo. I visitatori potranno cimentarsi in danze medievali, assaggiare cibi e ricette medievali, concedersi una visita al centro storico.

Tutte le sere, il pubblico sarà guidato lungo un percorso artistico alla scoperta di Giovannella e la passeggiata si concluderà con concerti di musica medievale, racconti e suggestioni nell’antico chiostro di S.Agostino.

Dalle 16 si stanno svolgendo presso il chiostro di S. Agostino di Arienzo i casting dei figuranti per il matrimonio di Giovannella Stendardo e Marino Boffa.

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