rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
social

Giornate Fai d'autunno, 13 bellezze casertane da visitare

L'elenco completo delle opere scelte dal Fondo per l’Ambiente Italiano

Sabato 14 e domenica 15 ottobre 2023 tornano, per la dodicesima edizione, le Giornate Fai d’Autunno, l’amato e atteso evento di piazza che il Fai – Fondo per l’Ambiente Italiano - dedica ogni anno al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Durante il fine settimana – animato e promosso dai Gruppi Fai Giovani, assieme a tutti i volontari della Rete Territoriale della Fondazione – saranno proposte speciali visite a contributo libero in 700 luoghi straordinari in oltre 350 città d’Italia, spesso inaccessibili o semplicemente insoliti, originali, curiosi, poco conosciuti e valorizzati (elenco dei luoghi aperti e modalità di partecipazione su www.giornatefai.it). Il programma dell’edizione 2023 è stato presentato oggi nel Museo dell’Arte Classica della Sapienza a Roma.

Settecento proposte in oltre 350 città d’Italia, in tutte le regioni. Settecento meraviglie da scoprire che raccontano, ognuna a suo modo, l’Italia. Oltre ai luoghi del sapere, sarà possibile visitare palazzi storici, ville, chiese, castelli, ma anche esempi di archeologia industriale, laboratori artigiani e siti produttivi, ricchi di storia e curiosità. E ancora musei, collezioni d’arte, aree archeologiche, biblioteche. Saranno in programma, inoltre, itinerari nei borghi e percorsi in aree naturalistiche, parchi urbani, orti botanici e giardini storici. Insomma: archeologia e architettura, arte e artigianato, tradizione e memoria, antico e moderno, città e campagna. Tutto questo è il patrimonio culturale dell’Italia, il “nostro patrimonio”, che il FAI svela al pubblico in due giorni di festa, di divertimento, ma anche di apprendimento. A chi desideri partecipare verrà suggerito un contributo libero, che andrà a sostegno della missione e dell’attività del FAI. Nel casertano sono splendide opere da visitare ad Aversa, Capua, Riardo. Ben 13 i luoghi del Fai. Qui l'elenco completo delle attività campane

Il Fai segnala a Capua il Castello di Carlo V

Nell’area dell’impianto produttivo del Pirotecnico Militare di Capua, solitamente inaccessibile, è nascosto uno dei tesori architettonici più importanti della Campania, realizzato durante il XVI secolo: il Castello di Carlo V, un edificio ossidionale costruito per arginare qualsiasi tentativo di assedio del centro capuano, chiamato Clavis Regnii già da Federico II di Svevia. Il cantiere venne inaugurato nel 1542 e i primi interventi vennero finanziati con il denaro devoluto al governo locale da Carlo V, che aveva visitato la città nel 1536, mentre era diretto a Roma per conoscere l’appena eletto Papa Paolo III Farnese. Ben 4000 ducati vennero impiegati nella fase iniziale del progetto e per la sua esecuzione vennero coinvolti i più validi ingegneri militari del vice-regno. Per più di duecento anni il castello ha svolto il ruolo di “cittadella militare”. Con la fine della dominazione austriaca e l’avvento dei Borbone, nel 1734 da piazzaforte ossidionale divenne carcere e successivamente “polveriera”. Ancora oggi attraverso le sue strutture è possibile leggere parte della storia militare, fatta di assedi e di conquiste, che ha riguardato oltre Capua anche l’intera nazione. Le Giornate FAI d’Autunno consentiranno di svelare la singolarità architettonica di un monumento che, al momento della sua costruzione, venne concepito come un tutt’uno con il centro cittadino, la confinante area rurale e il fiume Volturno, al fine di creare un nuovo sistema urbanistico dove andavano ad armonizzarsi paesaggio, edifici civili e religiosi e strutture militari con funzioni di difesa e di controllo del territorio.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Giornate Fai d'autunno, 13 bellezze casertane da visitare

CasertaNews è in caricamento