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Provincia in default: assicurata manutenzione ed energia elettrica nelle scuole superiori fino al 31 dicembre 2016, poi sarà il caos

Caserta - Lo scorso 6 ottobre il responsabile del servizio tecnico e il dirigente del settore edilizia della Provincia di Caserta hanno inviato una circolare al Prefetto di Caserta e ai dirigenti degli istituti scolastici della provincia con la...

Lo scorso 6 ottobre il responsabile del servizio tecnico e il dirigente del settore edilizia della Provincia di Caserta hanno inviato una circolare al Prefetto di Caserta e ai dirigenti degli istituti scolastici della provincia con la quale si rappresentava l'indisponibilità di risorse finanziarie da parte dell'amministrazione provinciale per lo svolgimento delle attività di manutenzione straordinaria e per l'adeguamento degli edifici scolastici di competenza dell'ente alle vigenti prescrizioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, di prevenzione incendi, nonché di prevenzione ed attenuazione del rischio sismico. Sempre nella medesima comunicazione, l'ente provinciale ha rappresentato ai dirigenti scolastici l'indisponibilità di risorse a decorrere dal 31 dicembre 2016 per il pagamento delle forniture dell'energia elettrica: ulteriore ragione che comporterebbe la traumatica interruzione dell'anno scolastico 2016-2017. La lettera del 6 ottobre segue altre due precedenti missive dell'amministrazione provinciale e trasmesse al prefetto, il 21 luglio scorso, in cui si sostiene che la ragione di tale dissesto finanziario non sia stata causata da una cattiva gestione dell'ente, ma dalle risorse che la Provincia ha dovuto trasferire allo Stato centrale in seguito a quanto disposto alla legge Delrio del 2014.

Presa nota della circolare inviata alle istituzioni scolastiche da parte dell’ente provinciale, gli studenti della provincia di Caserta, rappresentati ufficialmente dalla consulta provinciale, con spirito di collaborazione e determinazione hanno intenzione di andare fino in fondo in questa vicenda. La provincia, a causa del dissesto finanziario nel quale si trova, ha “abbandonato” le scuole, affermando di non avere fondi per poter sostenere le attività di manutenzione straordinaria esortando le ultime a provvedere autonomamente perfino al pagamento della luce. Gli studenti, in quanto coinvolti in prima persona, non hanno intenzione di tacere dinanzi a ciò. Non hanno intenzione di aspettare passivamente ma sono disposti ad arrivare in regione e al governo, qualora fosse necessario. Si esigono risposte, gli studenti, in piena sinergia con le istituzioni scolastiche, sono pronti a tutto pur di sapere e avere ciò che gli spetta. Il presidente della consulta provinciale Felice Stellato afferma “Investire nella scuola è l’unico modo per uscire da questa situazione. “Abbandonare” a loro stesse le scuole in un momento di particolare criticità per il sistema educativo, aggrava ancor di più le situazioni in cui versano gli edifici scolastici ed aumenta le disparità tra le scuole, contribuendo ancor più a creare scuole di serie A e scuole di serie B. Se le istituzioni non ci appoggeranno, usciremo autonomamente e compatti su questa vicenda. Non abbiamo intenzione di portare sulle nostre spalle il peso degli anni di malagestione della provincia”.

La crisi economica, che sta travagliando l’Amministrazione provinciale di Caserta, rende necessario ed urgente lo scioglimento della Società provinciale “Terra di Lavoro” non solo per la inutilità della Società, ove i vari presidenti della Provincia inserirono loro personaggi o galoppini elettorali, ma anche per il costo eccessivo della stessa Società, non più sopportabile dalla Provincia che ormai sta andando in default, come evidenzia la Segreteria della Confederazione Cisas. Il tutto si è aggravato dopo l’ultimo scandalo avvenuto alla Provincia ed al Comune di San Felice a Cancello, che ha visto parecchi amministratori arrestati, indagati. A rilevarlo è la Segreteria provinciale della Confederazione Cisas, preoccupata anche dell’Ente Provincia, che non riesce più a svolgere i restanti compiti istituzionali, quali Scuola e Manutenzione Stradale. Basti vedere il numero delle scuole non ancora funzionanti e le strade a pezzi, ove anche il personale addetto è scomparso. Uno degli esempi di non intervento, evidenzia la Cisas, è il cavalcavia sulla ferrovia della strada provinciale di accesso al comune di Cellole, i cui guardrail sono distrutti e non vengono da anni sostituiti, nonostante il pericolo incombente per pedoni, auto e per gli abitanti degli immobili sottostanti e nonostante i numerosi solleciti. La Segreteria della Cisas si rivolge al Presidente della Provincia f. f., Silvio Lavornia affinché provveda ai dovuti atti per lo scioglimento della Società “Terra di Lavoro”.

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