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Genitori chiedono verifica sismica scuola 'Montessori'

Santa Maria La Fossa - Evidentemente non è stata giudicata sufficiente la lettera datata 27 marzo 2008, firmata dai circa 50 genitori ed inviata al primo cittadino e al responsabile dell'Utc, per chiedere la verifica sismica di un solaio...

Evidentemente non è stata giudicata sufficiente la lettera datata 27 marzo 2008, firmata dai circa 50 genitori ed inviata al primo cittadino e al responsabile dell'Utc, per chiedere la verifica sismica di un solaio dell'edificio che ospita la scuola statale dell'infanzia 'M. Montessori'. Infatti oggi(ieri n.d.r.), 8 aprile, gli stessi firmatari hanno diffuso un comunicato-stampa che qui di seguito riportiamo e che ripercorre la cronistoria dell'ancor vivo allarme: 'Nella mattinata del 25 febbraio scorso, il personale ausiliario ha riscontrato nei locali igienici il crollo dal soffitto, avvenuto per fortuna 'a scuola chiusa', di parte della superficie d'intonaco e laterizi. Nella medesima giornata il sindaco, avendo preso atto dell'entità del danno, ha disposto la chiusura della scuola (dal 25 febbraio al 1° marzo) con la seguente motivazione: 'deficit strutturali'. Senza alcun dubbio egli ha firmato ben due ordinanze considerando che l'accaduto avesse i connotati propri del grave pericolo per l'incolumità di alunni e personale docente ed Ata che operano in detta scuola. L'Amministrazione si è poi attivata a 'tamponare', eseguendo lavori di intonaco e di impermeabilizzazione del solaio. Tali lavori, a nostro giudizio, di sicuro non hanno posto rimedio al grave deficit strutturale in cui versa il locale alla luce delle vigenti norme antisismiche relative agli edifici pubblici con struttura in cemento armato e muratura con grado di sismicità S=9. Pertanto noi genitori, allo stato attuale, riteniamo che. nonostante i lavori di tamponamento e non strutturali effettuati, la scuola 'Momtessori' non è sicura (appunto ai sensi del d.lgs. 626/94 e successive modifiche ed integrazioni), in quanto non si può escludere che il deficit in questione, causato da infiltrazione di acqua dal solaio, potrebbe verificarsi in altri punti del soffitto (atrio, aule…). Se questo malauguratamente avvenisse in coincidenza dell'attività scolastica, si esporrebbero gli occupanti (circa 70 persone) a gravi pericoli. Malgrado ciò, la scuola ha riaperto i battenti, riprendendo le attività didattiche il 3 marzo. La dirigente scolastica, con lettera del 14 marzo ha chiesto al Comune di voler trasmettere con urgenza una nuova certificazione attestante l'agibilità statica dei locali dell'edificio scolastico. A nostra volta, noi, con lettera del 27 marzo 2008, assunta al protocollo generale del Comune in data 31 marzo, abbiamo chiesto al sindaco ed al responsabile dell'area tecnica, quanto segue, nell'ambito delle rispettive competenze: -verifica sismica del solaio oggetto dell'intervento, in applicazione dell'Opcm 3274/2003 e successive modifiche ed integrazioni (norme tecniche per il progetto, la valutazione e l'adeguamento sismico degli edifici), inerenti alla messa in sicurezza degli edifici pubblici. Nella fattispecie, 'scuola dell'infanzia', in modo da adeguarla alle vigenti normative sulle zone sismiche e riguardanti gli edifici con struttura in cemento armato e muratura con grado di sismicità S=9; -a seguito della verifica sismica, il rilascio alla direzione didattica di Grazzanise del relativo certificato di collaudo dell'opera. Tanto perché a tutt'oggi la stessa direzione didattica non ha ancora ricevuto dall'Ente locale la certificazione attestante l'agibilità statica della struttura ed attende da mesi altre fondamentali certificazioni più volte richieste in materia di prevenzione incendi; conformità degli impianti elettrici; conformità dell'impianto di riscaldamento; di denuncia-omologazione dell'impianto di messa a terra e di denuncia-omologazione dell'impianto di protezione contro le scariche atmosferiche. Lo stato delle cose sopraesposte ci crea apprensione e forti preoccupazioni per l'incolumità dei nostri figli: vogliamo insomma una scuola sicura e chiediamo, inoltre, al Comune di trovare una valida soluzione alternativa in altra struttura, qualora non sia in grado di garantire la sicurezza dell'edificio scolastico in questione .

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