rotate-mobile
Scuola

Ematologia, dalla Regione arrivano indicazioni

Caserta - “Nei piani regionali c’è grande futuro per l’ematologia casertana. Abbiamo trasferito tutto con la nuova programmazione a livello provinciale. Ci vuole però partecipazione da parte di tutti, perché il comitato provinciale dovrà fare...

“Nei piani regionali c’è grande futuro per l’ematologia casertana. Abbiamo trasferito tutto con la nuova programmazione a livello provinciale. Ci vuole però partecipazione da parte di tutti, perché il comitato provinciale dovrà fare delle scelte razionalizzando le risorse e le strutture che si hanno sul territorio. I tempi, posso assicurare, saranno rapidi”.
A parlare è il coordinatore dell’area sanità della Regione Campania Antonio Gambacorta, tra i relatori del convegno “Ematologia casertana: quale futuro?” tenutosi al Teatro Comunale di via Mazzini per iniziativa dell’Ail, l’Associazione Italiana per la lotta alle Leucemie, sezione di Caserta.
La tavola rotonda, che ha visto la preoccupante assenza dei vertici dell’Asl Ce1, è stata aperta dai saluti del presidente dell’Ail Fulvio Picazio, del sindaco di Caserta Nicodemo Petteruti e del vicario della curia vescovile don Antonio Pascariello. Hanno portato il loro fattivo contributo il responsabile del Reparto di Ematologia dell’Ospedale di San Felice a Cancello professor David Pagnini, il direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta Diego Paternosto, il direttore del Reparto di Ematologia dello stesso nosocomio professor Antonio Abbadessa e il presidente dell’Ordine dei Medici di Caserta Franco Mascia. Numerose le testimonianze portate in sala da ammalati e ex ammalati o da familiari di pazienti. Nelle loro parole tante lodi ai professionisti impegnati in questa difficile battaglia, ma anche tante critiche alle strutture e alla logistica del plesso ospedaliero di San Felice a Cancello.
“Il futuro dell’ematologia nel nostro territorio – ha sottolineato il professor Pagnini – è quello di poter dare ai pazienti la possibilità di essere curati per bene in un contesto sereno, dove si possa offrire tutto quanto possibile dalla diagnosi alla terapia, dall’assistenza domiciliare a quella ai familiari, un qualcosa di completo e non un semplice reparto”.
Per Paternosto “il futuro dell’ematologia casertana è un imperativo, è un nostro dovere, e stiamo lavorando per mettere insieme, Azienda Ospedaliera e Asl Caserta 1, le nostre energie, integrando le risorse”.
“L’ematologia è una branca complessa – ha sostenuto – Abbadessa – e la nostra struttura ospedaliera è ancora molto giovane, ha solo due anni. Nonostante questo abbiamo raggiunto già risultati più che soddisfacenti, ma abbiamo bisogno di un ulteriore sforzo negli investimenti per poter proporre al cittadino un ciclo terapeutico veramente completo”.
A conclusione dei lavori cautamente ottimista si è dichiarato il presidente provinciale dell’Ail Fulvio Picazio, che ha espresso la propria fiducia nell’operato della Regione Campania, condividendo le scelte effettuate nel campo della programmazione. “L’Ail – ha concluso Picazio - ha voluto dedicare l’incontro ai tanti amici, bambini ed adulti, conosciuti nella loro lotta contro la malattia. Nel loro ricordo e nel rispetto della nostra promessa di un crescente impegno”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ematologia, dalla Regione arrivano indicazioni

CasertaNews è in caricamento