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Le proposte dell'AIL per l'Ematologia dell'ASL Ce 1

Caserta - In considerazione delle notizie giornalistiche apparse in questi ultimi giorni in ordine al nuovo programma logistico - organizzativo del Servizio di Ematologia proposto dall’ASL Ce1, ritengo doveroso esporre pubblicamente anche le...

In considerazione delle notizie giornalistiche apparse in questi ultimi giorni in ordine al nuovo programma logistico - organizzativo del Servizio di Ematologia proposto dall’ASL Ce1, ritengo doveroso esporre pubblicamente anche le considerazioni e le proposte di questa Associazione già peraltro rese note ai vertici aziendali sanitari, sia locali che regionali.
L’AIL – Sezione provinciale di Caserta ha da sempre evidenziato l’assoluta inidoneità del plesso ospedaliero di San Felice a Cancello ad ospitare un servizio di ematologia moderno e completo nell’offerta delle prestazioni.
Infatti, è di notoria e visibile conoscenza come quel plesso rappresenti un vero monumento di decadenza funzionale per la fatiscenza delle sue strutture architettoniche ed impiantistiche e per la scarsa igiene dei luoghi. Pertanto, senza confondersi con alcun scopo politico e a difesa dei diritti dell’ammalato, l’Associazione ha reiteratamente preteso una diversa localizzazione dell’Ematologia aziendale dove poter assicurare all’ammalato emopatico, in un conveniente contesto ospedaliero multidisciplinare, un percorso terapeutico completo nelle accoglienze, nelle diagnostiche, nelle cure e nelle assistenze che risponda adeguatamente ad una crescente domanda di salute espressa da un territorio ove si registra un allarmante aumento delle patologie onco-ematologiche.
Naturalmente va conservato e reinvestito il patrimonio professionale ed umano dell’attuale organico di medici ed infermieri e sanitario in genere della Divisione della Ematologia sanfeliciana.
Ancora oggi, non potendo confidare in una completezza delle cure in un centro ad alta specializzazione, l’ammalato emopatico della nostra deturpata provincia, disorientato ed avvilito, è costretto a stressanti “viaggi della speranza” in altre località, lontano dal proprio ambiente sociale e familiare, con intuibili gravi conseguenze anche sul suo equilibrio psico-fisico.
Ci dissociamo dal progetto dell’Asl Ce 1 nella parte in cui prevede la dislocazione del solo reparto degenze in un nuovo sito, per quanto esposto ai capi che precedono.
Naturalmente, è nostro augurio che le scelte aziendali siano davvero indirizzate a creare una ematologia territoriale di eccellenza e che non rappresentino quindi l’esternazione di fredde logiche di economie gestionali tese ad un semplice smembramento di un servizio di salute particolarmente delicato ed importante.
La ringrazio per la sensibilità e l’attenzione che riserverà alla presente e cordialmente La saluto

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