rotate-mobile
Scuola

Summer School: Il Mediterraneo non bagna Napoli

Procida - "Il Mediterraneo non bagna Napoli: quello che lanciamo da Procida è molto più di un grido di dolore. La Campania è l'undicesima regione rispetto agli scambi commerciali coi paesi del Mediterraneo, l'export è solo il 2,5 per cento contro...

"Il Mediterraneo non bagna Napoli: quello che lanciamo da Procida è molto più di un grido di dolore. La Campania è l'undicesima regione rispetto agli scambi commerciali coi paesi del Mediterraneo, l'export è solo il 2,5 per cento contro il 25 per cento della Lombardia. Le istituzioni non possono stare a guardare." Ha iniziato così il suo intervento il Presidente del Comitato Tecnico Scientifico dell'Osservatorio Euromediterraneo e del Mar Nero (www.mediterraneomarnero.it ) Raffaele Porta nel corso della conferenza stampa di presentazione della seconda edizione della Summer School su "L'Impresa culturale nel Mediterraneo" che si è svolta questa mattina a Napoli nella sede del Rettorato dell'Orientale.
"Con iniziative come questa Summer School -continua Porta- vogliamo creare una nuova generazione euromediterranea di "imprenditori della cultura. Noi vogliamo fare la nostra parte ma non possiamo essere i soli."
La scuola, organizzata dall'Osservatorio, nato dal partenariato tra il Comune di Napoli, l'Università degli Studi di Napoli L'Orientale e la Fondazione IDIS – Città della Scienza, in collaborazione con Ansamed, ha preso il via a Procida questo pomeriggio e si concluderà a Napoli il 2 ottobre con una tavola rotonda, che si svolgerà nel Palazzo del Mediterraneo dell'Orientale, su "Lauree deboli/Mestieri forti".
L'iniziativa, proposta e curata da Luigi Mascilli Migliorini, Presidente del Corso di Laurea Specialistica in relazioni culturali e sociali nel Mediterraneo dell'Università di Napoli L'Orientale, nasce con l'obbiettivo di favorire l'incontro tra giovani ricercatori universitari delle due sponde del Mediterraneo che si confronteranno su importanti temi quali la salvaguardia del patrimonio artistico, culturale e ambientale e sull'uso e la diffusione delle nuove tecnologie nei Paesi dell'area del Mediterraneo.
La scuola vede, anche, la partecipazione ed il contributo di prestigiosi docenti delle principali Università del bacino del Mediterraneo nonché di professionisti e di esperti del mondo dell'informazione e delle imprese.
"Con questa Summer School l'Osservatorio" - dichiara Luigi Mascilli Migliorini-– "quest'anno ospita trenta giovani laureati provenienti da diversi Paesi del Mediterraneo e del Mar Nero, Tunisia, Bulgaria, Macedonia, Marocco, Francia, Spagna, Algeria e da diverse università italiane. Un'occasione di incontro tra culture diverse, dunque, ma anche di formazione specialistica e di scambio di competenze, esperienze, professionalità".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Summer School: Il Mediterraneo non bagna Napoli

CasertaNews è in caricamento