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Ssindrome di Moskowitz: donna salvata grazie a rapida diagnosi

Aversa - La collaborazione interdisciplinare rappresenta spesso il valore aggiunto per raggiungere risultati positivi. È quanto è successo nelle ultime settimane nell' Ospedale "S.Giuseppe Moscati" di Aversa. La paziente, una donna di 48 anni...

La collaborazione interdisciplinare rappresenta spesso il valore aggiunto per raggiungere risultati positivi. È quanto è successo nelle ultime settimane nell' Ospedale "S.Giuseppe Moscati" di Aversa. La paziente, una donna di 48 anni affetta da grave anemia e piastrinopenia, era stata trasferita da un altro nosocomio e si era ricoverata, nel mese di giugno, presso l'Unità Complessa di Ematologia dell'Ospedale, dove l'équipe degli ematologi diretta da Giuseppe Caparrotti, aveva posto rapidamente la diagnosi di morbo di Moskowitz, una malattia del sangue di difficile diagnosi ed inevitabilmente mortale se non trattata con cure immediate e trasfusioni.
La sindrome di Moskowitz detta anche porpora trombotica trombocitopenia (PTT) è una rara malattia con incidenza di circa 4 casi per milione/anno ed una mortalità del 90% se non trattata in modo specifico. E' caratterizzata da trombocitopenia , anemia emolitica microangiopatica con trombosi micro vascolare che, causano gradi variabili di ischemia ed infarti tessutali a livello di organi nobili quali il rene, cuore ed encefalo.La paziente aveva già subito un importante danno neurologico, infatti si evidenziava alla valutazione clinica uno stato comatoso con paralisi dell'emilato sinistro.
La terapia di elezione in questa patologia è la cosiddetta plasma-exchange, che consiste nel sostituire ogni giorno mediante ateresi, il plasma del paziente con quello fresco di donatori, in modo da rimuovere gli anticorpi presenti nel plasma, responsabili della grave sintomatologia clinica. In questo senso è stato possibile intervenire grazie alla presenza nello stesso Presidio Ospedaliero dell'Unità Complessa Trasfusionale "G.Lubrano", diretta da Saverio Misso. L'intero gruppo si è prodigato con alta professionalità per attuare questa procedura terapeutica considerata di alta specializzazione: in ventiquattro giorni sono state praticate diciassette procedure di plasma ex-change sostituendo alla paziente circa sessanta litri di plasma.La paziente è stata dimessa dall'Ospedale di Aversa, in buone condizioni di salute, il giorno 7 luglio.

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