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Politica Marcianise

Velardi-consiglieri Pd: contatto. Prove tecniche di disgelo

Prima la telefonata, poi l'incontro. Si lavora al ritiro delle dimissioni

Antonello Velardi sta lavorando sulla strada che lo porterà a ritirare le dimissioni da sindaco. Passata la rabbia per aver visto la sua maggioranza prenderlo di petto dopo la sconfitta elettorale alle politiche della sua vice sindaco Angela Letizia, ora il sindaco di Marcianise sta ragionando su come poter ritirare le dimissioni dopo aver aumentato le tensioni con le sue accuse nei confronti dei consiglieri Pd e di Pino Riccio di Centro Democratico.

Sabato il sindaco si è mosso in prima persona, con una serie di telefonate ai consiglieri Pd (per invitarli ad andare all'iniziativa con Enzo De Luca, dove però hanno dato buca) e poi con un incontro nel pomeriggio direttamente coi consiglieri Pd. Perché il problema vero di Velardi è tornare in sella senza però avere problemi di numeri in consiglio. Perché se è vero, come è vero, che il primo cittadino sta ricevendo numerosi attestato di stima da tutta Italia, per governare Marcianise c'è bisogno di avere la maggioranza in consiglio comunale. Soprattutto per superare lo scoglio dell'approvazione del bilancio di previsione. Velardi, dopo aver incassato l'appoggio di De Luca e del Partito regionale, sperava in un'apertura anche del gruppo cittadino guidato da Angelo Raucci che, però, finora non è arrivato. E che non arriverà fin quando il sindaco non farà un'apertura sulla verifica richiesta ormai tre settimane fa, il cui dialogo su interrotto proprio dalle brusche dimissioni del sindaco. Le trattative sono ancora aperte, ma il dato nuovo è che, dopo quasi 10 giorni di gelo, si è tornati a dialogare.

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