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Renziani e Democrat casertani sono già ai ferri corti: "Con gli attacchi al Pd va in crisi l'alleanza"

Polemiche dopo l'iniziativa di Caputo e Bosco. De Lucia: "Mai più capibastone e signori delle tessere". La replica di Tresca: "Con le tessere hanno occupato il partito per anni"

Iniziano le scintille tra Partito democratico e renziani della nuova ora casertani. Dopo il battesimo di Italia Viva con Nicola Caputo e Luigi Bosco, non sono mancate punzecchiate nei confronti degli ex compagni di partito, relativamente alle difficoltà di riuscire a costruire un vero gruppo. A chiarire meglio il concetto è stato il consigliere comunale di Santa Maria a Vico Carmine De Lucia, fondatore del comitato di Azione civile Italia Viva di Caserta. “Con Nicola Caputo abbiamo messo in campo il progetto “Sei Sud” - Spiega De Lucia, relatore e coordinatore di dipartimento di Sei Sud -, un’iniziativa straordinaria in cui alcune tra le più importanti personalità del Sud si sono riunite per dare risposte ai problemi cruciali che attanagliano la nostra terra. Come coordinatore del dipartimento giovani, innovazione e lavoro mi sento di affermare che stiamo facendo davvero un buon lavoro, di cui presto se ne avranno i risultati, e sono contento della decisione di Nicola di aderire a Italia Viva, una scelta che renderà sicuramente più agevole il lavoro di Sei Sud nel perseguimento dei propriobiettivi". Resta però da chiarire l’organizzazione e il modus operandi del nuovo partito, soprattutto sui territori, dove, come ben si è potuto constatare negli ultimi anni, il Partito Democratico aveva perso la presa, lasciando tantissimi circoli alla deriva ed in balia degli eventi. “Abbiamo intenzione di creare una struttura snella e partecipata - Spiega Carmine de Lucia -. Le liturgie del PD sono ormai trapassate e mai più si parlerà di scontri e della classe dirigente interna, ma l’attenzione verrà focalizzata sulle problematiche reali dei cittadini. Questo mediante dei riferimenti puntuali e territoriali che faranno da “sportello per l’ascolto” dei cittadini. Con la costituzione dei comitati di azione civile - Conclude De Lucia - vengono a formarsi dei nuclei di persone attive sul territorio, che saranno la base e la linfa vitale del nostro nuovo partito. Mai più signori delle tessere e capibastone, ma neanche il meccanismo scellerato e poco trasparente della piattaforma Rousseau. Sarà diverso, sarà nuovo, sarà meglio".

Dal Partito democratico non hanno preso bene questi attacchi. Tant'è che Enrico Tresca, segretario di Caserta, ha replicato stizzito alle accuse: "Non fa bene al centrosinistra casertano e campano il lancio di accuse al PD, come fanno in queste ore gli esponenti di Italia Viva transfughi dal PD, evidentemente a corto di reali motivazioni politiche. Non fa bene a De Luca la corsa, intrapresa dagli stessi esponenti casertani di Italia Viva, a proclamare la propria fedeltà additando la contemporanea presunta inimicizia del PD. Altro che separazione consensuale, è un atto ostile. È evidente infatti che, messa così, sembra un'azione finalizzata a colpire il partito che, piaccia o non piaccia, è centrale in ogni possibile proposta di governo di centrosinistra. Ma questa speculazione non è consentita a nessuno. Se è davvero è "colpa del PD" allora chiariscano se intendono lacerare le alleanze con il PD in provincia di Caserta, se vogliono aprire la crisi nei comuni governati da sindaci PD a partire da Caserta. Altrimenti tacciano e lavorino con rispetto e spirito di collaborazione . E ci risparmino la retorica della novità. Danni ne hanno fatti quando esercitavano a suon di tessere l'occupazione degli spazi nel PD (qui il riferimento sembra essere proprio a Nicola Caputo, ndr), danni ne continueranno a fare tutta la proposta di governo, se intenderanno combattere il PD e non il centrodestra".

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