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La scissione nel Pd, l'ex sindaco decide di seguire Renzi

Fecondo ufficializza l'addio con le dimissioni dalla segreteria provinciale

E' un sindaco di Marcianise il primo a seguire, ufficialmente, il nuovo percorso politico di Matteo Renzi. Che Filippo Fecondo in questo Partito democratico ci stesse 'stretto' era ormai chiaro da tempo, ma adesso, dopo l'accelerata dell'ex premier e la nascita del partito 'Italia Viva', ha deciso di rompere ogni indugio. E lo ha fatto con una lettera indirizzata al segretario provinciale del Pd Caserta Emiddio Cimmino con la quale ha annunciato le dimissioni dal Partito democratico per seguire il nuovo gruppo di Renzi. Ora si dovrà capire che tipo di ripercussioni questa mossa potrà avere anche sugli scenari futuri dell'amministrazione comunale di Marcianise, dove, ancora oggi, esistono tre Pd: uno rappresentato da Antimo Rondello, Raffaele Guerriero e Lorenzo Gaglione che sono fedeli alla linea del sindaco Velardi; l'altro (del quale faceva parte lo stesso Fecondo) rappresentato dai consiglieri Telia Frattolillo e Gennaro Laurenza, con l'appoggio del segretario Angelo Raucci, che sono all'opposizione; infine il terzo, quello di Pinuccio Moretta e Dario Abbate che sono fin dalla prima ora contro il sindaco.

LA LETTERA. "Caro Emiddio, non ti sfuggirà che la discussione aperta dopo la fuoriuscita di Matteo Renzi dal Partito Democratico, per avviare un percorso difficile ma esaltante, per creare un nuovo soggetto politico, è destinata a durare a lungo e ad alimentare polemiche ferocissime. Eppure, la ritengo una scelta condivisibile laddove, oggi, i Principi fondativi del PD sono offuscati da un disegno non chiaro, fumoso, che tenta di rianimare vecchie liturgie, logiche stantie, rese ancor più insopportabili dai giochi correntizi. Sono troppi anni, lo ammetto, che frequento la Politica e il solo pensiero di ritrovarmi invischiato in lunghissime e improduttive discussioni, tutte tattiche, senza strategia, mi fa inorridire. E’ evidente, sto invecchiando ma spero che una nuova Casa dei Riformisti possa raccogliere il meglio dei Principi che furono del primo PD e rilanciarli. Non sono stato un “renziano” della prima o della seconda ora (ne vedo molti in giro, però, che sputano veleno contro chi hanno osannato) ma ho apprezzato moltissimo l’azione riformatrice del Governo Renzi. Un’azione rinnegata in maniera troppo frettolosa dalla nuova dirigenza del PD; un’azione che il PD tende a cancellare definitivamente. Non sono un osservatore superficiale delle cose del mio Partito e, quindi, queste mie ultime affermazioni sono frutto di analisi approfondita e, credo, meritano il rispetto di chi le legge. In questo PD parteciperei senza passione e, tu mi insegni, senza passione la Politica è mero calcolo. Esco dal PD senza tatticismi, da solo, senza un riferimento. Esco anche per seguire il percorso di Renzi, ma non solo per quello. Avrò sempre un naturale rispetto per i compagni che resteranno nel Partito Democratico, quelli con cui ho condiviso momenti esaltanti e drammatiche cadute. A molti di loro mi legano affetto, stima e amicizia sincera. Esco senza un disegno personale, libero di dare una mano a chi nella Politica cerca ancora emozioni nel fare cose importanti, concrete, per il nostro Paese. Esco dal PD e nell’uscire, naturalmente, devo necessariamente consegnarti le mie irrevocabili dimissioni dalla Segreteria del Partito Provinciale, nella quale sono stato onorato di essere nominato appena qualche mese fa. Ti prego di consegnare il mio affettuoso saluto a tutti i membri della Segreteria. Caro Emiddio, augurandoti un buon lavoro, ti saluto con sincera amicizia. Filippo Fecondo".

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