Sindaco in bilico tra dimissioni e accordo coi 'dissidenti'

Il sindaco di Orta di Atella, Vincenzo Gaudino, è davanti ad un bivio. Tornare a casa dopo appena 11 mesi di mandato oppure accettare le richieste dei Democratici e Riformisti? Il primo cittadino di Orta di Atella è all’angolo. Ma ora il capolinea è vicinissimo e servono scelte drastiche e immediate. Il principale gruppo consiliare di maggioranza, composto da Antonino Santillo, Annalisa Cinquegrana, Francesco Tessitore e Luca Mozzillo, è di fatto passato all’opposizione. Altri due pezzi (Antonio Carbisiero e Maria Di Pietro di Orta in Movimento) si sono staccati già da tempo. Numeri alla mano Gaudino è un sindaco di minoranza. Impensabile continuare così. L’amministrazione comunale avrebbe vita brevissima.

Il primo cittadino ha un vero e proprio nodo gordiano da sciogliere: avere uno scatto d’orgoglio e dimettersi oppure, pur di sopravvivere a ogni costo, accettare le richieste (un posto in giunta e chiarezza sulla presidenza di Acquedotti) di Democratici e Riformisti. Per restare in sella Gaudino ha un’unica strada da imboccare: ricucire lo strappo con il gruppo di Piccirillo e Vozza. I due, entrambi seguaci di Gennaro Oliviero, lasceranno in vita il sindaco soltanto in cambio di due poltrone da assessore (o almeno sicuramente una). Poi si potrebbe aprire un altro fronte interno: Come la prenderebbero quelli di Città Visibile? Di certo il vicesindaco Enzo Tosti continuerà a dare fiducia al sindaco ma di fatto quella sicurezza amministrativa avuta fino ad oggi inizierebbe a scricchiolare, e non di poco. Ma di fatto come dicevamo Gaudino è di fronte ad un bivio. Potrà durare amministrativamente parlando qualche altro mese fino alla decisione di ‘buttarlo giù’ davanti ad un notaio oppure di fargli mancare la maggioranza su qualche bilancio. Gaudino questo lo sa bene e sta riflettendo a lungo in questi giorni.