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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Carinaro

Sfiducia al sindaco, ecco i retroscena del blitz dal notaio

Il primo cittadino paga le frizioni con la sua maggioranza per la gestione amministrativa del Comune

La nomina richiesta a gran voce dal sindaco e da Stefano Graziano di Domenico D’Agostino (di Carinaro) al Consorzio Idrico, la gestione poco democratica (di una rappresentante del Pd) della macchina amministrativa e quindi il contatto diretto (senza la consultazione con gli esponenti della maggioranza) con l’Ufficio Tecnico del Municipio per avviare (o meno) i lavori. C’è tutto questo e forse altro dietro le dimissioni di 3 consiglieri comunali di maggioranza (più 4 di opposizione) che hanno portato alla fine dell’amministrazione Dell’Aprovitola.

“Voleva comandare tutto lei, e questo non potevamo più permetterlo. Senza la maggioranza che ti ha portato a diventare sindaco, da quel Municipio ci puoi anche scendere”: in soldoni è questo quello che hanno pensato il presidente del consiglio comunale Lello Sardo, l’assessore Alfonso Bracciano e Maria Grazia De Chiara.

Che ieri sera con i quattro consiglieri di opposizione, Giuseppe Barbato, Alfonso Turco, Assunta Madonia ed Emiliano Petrarca, si sono presentati da un notaio di Caserta per mettere nero su bianco alla fine dell’amministrazione Dell’Aprovitola.

Il sindaco quindi dopo il sogno sfumato di entrare in Parlamento deve rinunciare anche alla poltrona del Comune. Qualche avvisaglia c’era stata già qualche mese fa quando Sardo e Bracciano costituirono un gruppo consiliare indipendente dalla maggioranza mentre per quanto riguarda la De Chiara bisogna dire che è stata la più votata alle ultime elezioni ed è rappresentanza sul territorio di quel Partito democratico che, quindi, ha portato alla fine dell’avventura politica di Dell’Aprovitola.

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