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La maggioranza chiede al sindaco di azzerare la giunta per evitare la sfiducia

Doppio vertice in serata: da un lato Velardi ed i consiglieri che gli sono rimasti fedeli; dall'altro i dissidenti che stanno ragionando sulla mozione di sfiducia. L'ultima carta da giocare resta quella che il primo cittadino aveva già bocciato: mandare a casa tutti gli assessori

Un doppio vertice è andato in scena lunedì sera a Marcianise; due riunioni che potrebbero segnare, in un modo o nell'altro, il futuro dell'amministrazione comunale di Marcianise.

Da un lato, il sindaco Antonello Velardi ha incontrato i 10 consiglieri della sua attuale maggioranza col quale ha fatto il punto della situazione della crisi; dall'altro, i 5 esponenti che hanno sottoscritto il documento di addio al sindaco si sono ritrovati per decidere la strategia da seguire e ragionare sulla mozione di sfiducia.

Il nodo principale è legato, soprattutto, alle mosse del sindaco. Tutti i consiglieri che sono ancora in maggioranza gli hanno chiesto di aprire alla possibilità di un azzeramento della giunta, sottolineando come ci siano dei progetti da chiudere nei prossimi mesi (dalla piscina al Puc, passando per l'appalto delle fogne) che non possono essere sacrificati per l'attuale squadra di governo. Velardi ha ascoltato e, al termine della discussione durata più di tre ore, si è detto disponibile a cercare di aprire un dialogo coi cinque consiglieri che lo hanno abbandonato. Ora resta da capire se effettivamente metter sul tavolo l'azzeramento della giunta (che era stato richiesto e respinto al mittente dallo stesso primo cittadino) o se proverà a trovare soluzioni alternative.

Sul fronte opposto, i cinque, per ora, sembrano convinti di portare avanti la strada della fiducia, anche se, per ora, il documento (che pare sia stato anche scritto) non è stato ancora proposto al resto dell'opposizione, le cui firme sono fondamentali per poterlo presentare in consiglio comunale e metterlo ai voti (servono almeno 12 firme). Le prossime ore, come Casertanews aveva raccontato, saranno decisive per il futuro dell'amministrazione comunale. Velardi convocherà i 5 dissidenti e cercherà di trovare un punto di incontro che possa permettere di dare nuova linfa al suo progetto. Chissà se troverà le porte aperte al dialogo.

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