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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Doppio ricorso sulla surroga, il Comune rischia il dissesto bis

L'opposizione si rivolge nuovamente al Tar per annullare il conto consuntivo

Un nuovo ricorso contro il comune di Caserta, stavolta sul conto consuntivo 2016, e lo spettro di un nuovo dissesto. La surroga del consigliere Dora Esposito, entrata in giunta, con Camillo Federico rischia di avere conseguenze ben più complesse per Palazzo Castropignano.

Stamattina si è svolta l'udienza dinanzi alla prima sezione del Tar di Napoli, presieduta dal giudice Veneziano e con relatore Paolo Corciulo. Oggetto del contendere, appunto, il provvedimento di surroga, avvenuto con un consiglio comunale, quello del 6 ottobre, il cui numero legale era al di sotto della soglia minima (10,66 consiglieri oltre al sindaco), con appena 10 esponenti del parlamentino di Palazzo Castropignano presenti in aula a votare la sostituzione.

Per questo i consiglieri comunali di opposizione Enzo Bove, Stefano Mariano, Roberto Desiderio, Norma Naim, Francesco Apperti ed Antonello Fabrocile si erano rivolti ai giudici del Tar. Nel Consiglio Comunale di ieri, però, è stata approvata la delibera di surroga con retroattività al 6 ottobre. Delibera di consiglio che è stata prontamente pubblicata dal segretario Luigi Martino, giusto in tempo per essere presentata stamane ai giudici amministrativi. In questo modo è venuto meno l'oggetto del contendere, con Federico consigliere dal sei ottobre ma con la surroga, di fatto, vidimata ieri.

Tutto finito? Nemmeno per sogno. I sei consiglieri ricorrenti hanno dato nuovamente mandato al legale Paolo Centore per impugnare nuovamente gli atti dinanzi al tar. In primis la retroattività della surroga, su cui adesso il Tar di Napoli dovrà esprimersi. In secondo luogo il conto consuntivo 2016, approvato con Federico in Consiglio Comunale e quindi con "un'assemblea non regolarmente costituita", rivela Centore. "Il ricorso sarà presentato entro la fine di novembre - dice ancora il legale - Entro il 20 dicembre potrebe essere fissata la camera di consiglio o al più entro la metà di gennaio".

Ma c'è di più. Il prossimo 6 dicembre dinanzi alla Corte dei Conti l'assessore alle Finanze Federico Pica dovrà dare chiarimenti sul piano di riequilibrio finanziario, dopo le censure della magistratura contabile che ha pesantemente bastonato l'amministrazione di Caserta, in cui rientra anche il consuntivo 2016. Con il nuovo ricorso, però, lo strumento finanziario dovrebbe finire "sub iudice" e quindi con il rischio di essere annullato. In altri termini questo potrebbe essere uno dei fattori che potrebbero spingere i giudici contabili a "bocciare" il piano di riequilibrio finanziario e costringere l'amministrazione targata Carlo Marino ad una nuova dichiarazione di dissesto. 

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