Piscitelli inizia a formare la squadra: ecco chi era presente alla convention

Alfonso Piscitelli inizia a formare la squadra in vista del prossimo appuntamento con le elezioni regionali. Il consigliere regionale di Santa Maria a Vico vuole organizzarsi in tempo per tentare di garantirsi l’elezione alla prossima tornata elettorale. Per questo motivo, venerdì sera, c’è stato un incontro all’Hotel Royal al quale hanno partecipato diversi amministratori locali per parlare delle esigenze del territorio in provincia di Caserta. 

All’incontro sono intervenuti, tra gli altri, Luigi Di Lorenzo, sindaco di Piedimonte Matese, il sindaco di Casagiove Roberto Corsale, quello di Curti Antonio Raiano, di Valle di Maddaloni Francesco Buzzo, di Alvignano Angelo Martucci, di Ailano Vincenzo Lanzone, di San Gregorio Matese Antonio Mallardo, il sindaco di Prata e presidente comunità montana del Matese Domenico Scuncio, il vicesindaco di Recale Mimmo Di Maio, il consigliere comunale e l’ex vicesindaco di Aversa Francesco Sagliocco e Federica Turco. Sono stati presenti, inoltre, l’assessore al comune di Caserta, Mariella Corvino, l’assessore al comune di Santa Maria Capua Vetere Claudia Imparato con i consiglieri Elisabetta Milone e Michele Merola, l’assessore al comune di Carinola Francesco Giacca, i consiglieri comunali di Marcianise Tommaso Acconcia, Luciano Buonanno ed Angelo Carusone. Dalla società civile e dalle figure storiche della politica casertana Mimmo Santonastaso e Pasquale Corvino, Giuseppe Barletta di Maddaloni, Luciano Sagliocco di Aversa e Giuseppe Martinelli consigliere di amministrazione Università Vanvitelli.

 “Guardando all’incontro  – ha commentato Piscitelli – ho avuto la conferma che la politica non è morta e che la risposta più concreta ai populismi nasce dal lavoro serio e costante sui territori e dalla capacità di coglierne le esigenze”. La politica con la P maiuscola ma senza fare sconti quando si è trattato di denunciare che, “oggettivamente, la sanità casertana non va perché non è pensabile che possa diventare la bottega di qualcuno invece di rappresentare il terminale in grado di dare risposte alle domande di salute della gente”.