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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

"Avviare coi commissari iter per congresso e dare prospettiva concreta al Pd"

L'appello degli esponenti dem, tra cui il presidente del consiglio regionale Oliviero: "Fare chiarezza e avviare lavoro per fase congressuale

"C'è urgenza di collaborare con i Commissari provinciale e regionale per realizzare, in tempi utili, una legittima fase congressuale". Lo evidenziano in una nota diversi esponenti del Pd tra cui il presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero, Franco De Michele, Ciro Marcigliano, Enrico Tresca, Salvatore Lettera e Pinuccio Moretta. 

Insomma, nel Pd c'è chi vuole guardare avanti e dare una "prospettiva" al partito "a Caserta e in Campania". I firmatari del documento evidenziano come "La situazione rappresentata descrive, in Campania e nella provincia di Caserta, dinamiche affrontate con lo sguardo di chi vuole determinare scenari apodittici per fare pulizia etnica e non chiarezza ... Si inneggia all’applicazione dello Statuto e del Regolamento nazionale, come se fino ad oggi fossero stati applicati quelli della bocciofila di paese", si legge.

"Per questo - proseguono - chiediamo e non da oggi, in nome della comune prospettiva politica, che siano effettuate tutte le verifiche possibili per accertare se a Caserta siano accadute attività differenti da quelle occorse da Alessandria a Voghera. Sia valutata, l’appartenenza “storica” al Partito Democratico come elemento non sindacabile. Siano esaminate le vicende di chi nelle assemblee elettive ha preso e mantiene posizioni alternative e in contrasto col Pd, pretendendo poi di avere voce all’interno del Partito, e quella di chi, da posizioni autorevoli, li ha incoraggiati e sostenuti. Siano studiati i “numeri eccessivi” di Caserta, rapportandoli alle iscrizioni fatte nel resto della regione e d’Italia. Siano valutate le modalità di pagamento, al fine di riscontrare se le improprietà di Caserta siano state ritenute legittime ovunque. Sono risposte attese dalla gente". 

O almeno, le risposte che attende una comunità dem di circa 6800 persone che si era iscritta al Pd attraverso una procedura online, non diversa da quelle svolte in altre parti d'Italia, e che oggi si trova nel limbo, senza la restituzione dei soldi per il tesseramento 2022 ed in attesa di quello per il 2023, già avviato in altre zone, che si chiuderà alla fine di dicembre. Insomma, per dirla in sintesi, senza prospettive. 

"Il dato è politico - aggiungono i firmatari del documento - da una parte chi vive e si consuma per i destini del territorio, tra la gente, nelle sezioni, tra i militanti e i simpatizzanti, sostenendo le amministrazioni in questa difficile fase di programmazione del Pnrr e chi ancora vive della politica dei salotti e dell’oneroso discredito. C’è una “politica dentro” i processi ed una “politica altra” che, libera da impegni, prova a sovvertire la realtà ed i bisogni dei territori. In Campania, il Presidente De Luca e tanti altri amministratori lavorano per una prospettiva concreta, mentre c’è chi ancora chi pensa di alimentare interessate strategie. E’ questo il momento della verità, tra la perdita di quota e di consenso ed il lavoro necessario per dare forza e rilanciare la prospettiva democratica. C’è la necessità improcrastinabile di ricercare vie di uscita vere e condivisibili per restituire al Pd di questa Terra il ruolo che gli compete alla vigilia di ineludibili appuntamenti politici ed elettorali", concludono.


 

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