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Politica Sessa Aurunca

Sfiducia al sindaco, 2 consiglieri annunciano l'astensione: "Crisi scatenata dal Pd"

Bevellino e Sasso di "Sinistra Italiana" escono alla scoperto e anticipano il loro voto in aula per il 29 ottobre

La crisi amministrativa apertasi di fatto a Sessa Aurunca nei primi mesi del 2020, poi forzatamente rientrata a causa della pandemia e drammaticamente deflagrata dopo le ultime elezioni regionali, sta ormai giungendo al suo atto finale. Il 29 ottobre, infatti, il consiglio comunale sarà chiamato a pronunciarsi sulla mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Silvio Sasso presentata da ben 8 consiglieri (6 dell’ex maggioranza e 2 di opposizione).

Ad uscire allo scoperto sulla vicenda è anche il gruppo politico “Angelo Vassallo – Sinistra Italiana”. I consiglieri comunali Domenico Bevellino e Maria Teresa Sasso, dichiareranno in aula la loro astensione. Una presa di posizione questa di Sinistra Italiana più volte ribadita, anche in occasione dell'approvazione del rendiconto di gestione dell'esercizio finanziario 2019. "Si asterranno perché, come già ribadito, non intendono svolgere alcun ruolo attivo nella risoluzione di una crisi che, è bene ricordarlo, è conseguenza esclusiva della sconsiderata guerra intestina alla maggioranza Pd, scatenata in spregio degli interessi generali della comunità aurunca in un periodo storico di estrema difficoltà - sottolinea il gruppo dei due consiglieri in una nota - Nessuno degli attori in campo è immune da responsabilità. Tutti si sentano corresponsabili: coloro che voteranno convintamente o per opportunità contro la mozione che, incuranti del danno che avrebbero causato all’intera comunità, non hanno mai cercato di ricomporre la frattura ma l’hanno anzi alimentata. Costoro non sono mai stati promotori di azioni di pubblica utilità. I proponenti la mozione, che hanno condiviso fino a pochi mesi fa, con l’appoggio costante in aula, tutti gli atti dell’amministrazione, anche quelli giudicati ora sbagliati; alcuni rivestendo anche ruoli rilevanti in giunta. Chi ha provocato la crisi la risolva. Anteponga finalmente il bene collettivo all’interesse di parte. Avrebbe il merito, seppur tardivo, di risolvere il blocco amministrativo e sociale in atto".

Secondo quanto sottolineato dal gruppo di Sinistra Italiana i due consiglieri Bevellino e Sasso "si asterranno nell’esclusiva difesa dei propri atti, della propria storia e di quanti hanno voluto appoggiare la loro candidatura, al cui unico giudizio sottoporranno la propria condotta. Consapevoli che tale posizione non potrà mai e poi mai dare luogo a futuri, nuovi assetti politici che tradirebbero il mandato elettorale e produrrebbero obbrobri amministrativi che nessuno perdonerebbe. Assistiamo, sconfortati, ad un crescente uso di una deleteria prassi secondo la quale basterebbe evocare, alludere subliminalmente a presunte entità, diciamo poco rispettose della legalità, per ritenere assolto il proprio dovere civico e istituzionale. Nulla di più sbagliato. Riteniamo che, se esistenti, tali entità dovrebbero, con onestà, essere riconosciute anche nel proprio campo e il loro nome non andrebbe celato ma denunciato pubblicamente, anche alle autorità giudiziarie qualora ne sussistessero le prove; ciò soprattutto da parte di coloro che rivestono cariche pubbliche. Il nostro plauso e il nostro appoggio sarebbero allora scontati".

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