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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica Maddaloni

Foto Mussolini sui social, documento di 6 consiglieri contro Marone. C'è esponente maggioranza

Al via anche la petizione online per chiedere l'allontanamento dalla giunta dell'assessore. Sinistra Italiana: "Parole pericolose"

Sei consiglieri comunali del Comune di Maddaloni chiedono le dimissioni dell'assessore Claudio Marone, finito al centro delle polemiche per un post su Facebook con una foto di Mussolini in cui augurava un anno "nefasto" ai comunisti.

Anche un consigliere di maggioranza contro l'assessore

Il documento politico è stato firmato da 5 componenti della minoranza - Pino Magliocca, Alfonso Formato, Italia Tagliafierro, Maurizio Verdicchio e Michele Ferraro - e da un consigliere di maggioranza, Francesco D'Angelo del gruppo dei "Democratici per Maddaloni" di cui fa parte anche il presidente del consiglio Angelo Campolattano che ha preso pubblicamente le distanze da Marone. "Sarebbe stato lecito attendersi un passo indietro o, quanto meno, un messaggio di scuse chiaro - si legge nel documento - Ed invece, l’assessore Marone ha ben pensato di replicare alle giustissime reprimende mosse nei suoi confronti, calcando ancora di più la mano e sancendo definitivamente la propria assoluta incompatibilità con qualsivoglia ruolo di rappresentanza politica ed amministrativa".

Il documento: "Sindaco revochi Marone dalla giunta"

"Giustificare e legittimare il fascismo, per quello che ha rappresentato nel nostro Paese, è un atto indegno per qualsiasi italiano, a maggior ragione se si ricopre un incarico di grande rilevanza, come nel caso dell’assessore Marone - prosegue - Sostenere un ideale criminale sulla scorta della “libertà di pensiero”, sancita dalla nostra Costituzione, vuol dire disconoscerla, ed anzi rinnegare il processo democratico che ancora oggi costituisce la base salda su cui poggia interamente la nostra Repubblica. A fronte di tale inscalfibile tracotanza, il Comune di Maddaloni – che tanto ha dato in termini di risorse intellettuali ed umane per la liberazione dell’Italia dal nazifascismo – non può uscirne mortificato ancora una volta", denunciano i consiglieri.

"La Storia della nostra Città, la Storia del nostro Paese, la nostra Storia merita rispetto - proseguono - La nostra Costituzione, che pure il Sindaco ha giurato di osservare lealmente all’atto del suo insediamento, merita rispetto. Un rispetto che Claudio Marone ha definitivamente scelto di non riconoscere. Per questo, a meno che lo stesso non scelga di condividerne la responsabilità politica delle folli esternazioni, i consiglieri comunali sottoscrittori del presente documento politico chiedono formalmente al Sindaco Andrea De Filippo di revocare l’incarico di assessore a Claudio Marone. Il tutto, al netto di qualsivoglia considerazione strettamente amministrativa sull’operato dell’assessore, che ci riserviamo di esternare in seguito, nell’ipotesi scongiurata in cui Claudio Marone dovesse continuare impunemente ad occupare la propria poltrona".

La petizione: firma anche assessora

Il "caso Marone", intanto, è finito in rete con una petizione popolare per chiederne le dimissioni pubblicata sulla piattaforma "Change.org". In circa 24 ore dal suo lancio sono state 126 le sottoscrizioni tra cui ci sarebbe anche quella di Rosa Rivetti, collega di Marone nella giunta De Filippo. 

Sinistra Italiana: "Esternazioni pericolose e insopportabili"

Intanto, dopo la sezione casertana dell'Anpi, sulla vicenda interviene anche la federazione provinciale di Sinistra Italiana che esprime "la più ferma condanna per le deliranti parole espresse dall'assessore del Comune di Maddaloni Claudio Marone che rivelano inequivocabilmente riferimenti e simpatie per il fascismo e Mussolini. Giudichiamo pericolose e insopportabili queste esternazioni perché offendono la Costituzione nata dalla resistenza antifascista e perché incompatibili con una carica e un'etica pubbliche. La provincia di Caserta ha pagato duramente la lotta per la libertà dalla tirannia nazifascista; per questa e per altre ragioni le dichiarazioni di Marone ledono insopportabilmente la memoria del sacrificio di tante vite umane e segnalano la totale assenza di cultura democratica, presupposto di ogni impegno politico e istituzionale. Al Sindaco della città di Maddaloni Andrea De Filippo non resta che chiedere da parte nostra l'allontanamento immediato dalla giunta del suo assessore come atto dovuto e necessario a ripristinare la credibilità delle istituzioni democratiche".  

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